La Giunta comunale ha delineato i 12 principi cardine per la riqualificazione dello Stadio Maradona: nuova copertura, parcheggi interrati, spazi commerciali e un museo dedicato a Diego. L’obiettivo è avere il progetto pronto entro giugno 2026 per rispettare le linee guida Uefa.
La strada verso Euro 2032 passa anche per Fuorigrotta. Nella giornata di martedì 21 ottobre la Giunta comunale di Napoli ha approvato una delibera che fissa i 12 punti chiave per il restyling dello stadio Maradona, chiamato ad adeguarsi agli standard richiesti dalla Uefa in vista del campionato europeo di calcio che Italia e Turchia ospiteranno insieme.
Gli interventi previsti vanno dall’ampliamento della copertura a una migliore visibilità del campo, dalla creazione di parcheggi interrati a un’area commerciale fino a 30mila metri quadrati, senza dimenticare l’ipotesi di un museo dedicato a Diego Armando Maradona. All’esterno, potrebbe prendere forma anche una “Ring of Fame” con i volti dei grandi protagonisti della storia azzurra.
In una nota ufficiale, il Comune ha chiarito la visione: “Lo Stadio Maradona è un patrimonio della città e della sua storia. Questo progetto lo renderà più moderno, sicuro e sostenibile, pronto ad accogliere eventi internazionali e a restituire ai cittadini uno spazio all’altezza della Napoli che vogliamo costruire. Il Comune è pronto a mantenere l’impegno preso con Uefa e Figc: il progetto di fattibilità sarà pronto entro giugno 2026”.
I 12 principi cardine approvati dalla Giunta:
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Nuova configurazione del primo anello.
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Realizzazione di Sky Box, Field Box e posti VIP in Tribuna Centrale.
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Centraggio simmetrico del campo di gioco.
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Adeguamento delle vie di esodo e di accessibilità per eventi sportivi e non.
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Ristrutturazione dei servizi sanitari e delle aree di ristoro.
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Estensione o realizzazione di una nuova copertura.
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Progettazione green con soluzioni sostenibili (pannelli solari e recupero acque).
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Predisposizione di spazi commerciali fino a 30mila mq e “Maradona Experience”.
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Ampliamento spazi hospitality.
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Riorganizzazione di accessi e aree logistiche.
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Recupero e valorizzazione dei parcheggi interrati.
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Opzione di riduzione dei lavori in base alle esigenze.
Un piano ambizioso che punta a trasformare il Maradona in uno stadio all’avanguardia, capace non solo di ospitare l’Europeo 2032 ma anche di generare valore per la città sul piano sportivo, culturale ed economico.
