Giornata complicata per pendolari e cittadini a causa dello sciopero generale: stop e ritardi a treni, metro, bus e tram, manifestazioni in piazza Garibaldi e piazza Matteotti per lo sciopero generale di Cgil e Usb.
Mattinata difficile per la mobilità a Napoli e in tutta la Campania a causa dello sciopero generale indetto da Cgil e Usb a sostegno della Flotilla. La protesta sta avendo pesanti ripercussioni sul trasporto pubblico, con disagi che interessano sia la rete ferroviaria sia i mezzi cittadini.
La situazione in Stazione Centrale – Alla Stazione di Napoli Centrale numerosi treni, sia in arrivo che in partenza, risultano cancellati o fortemente in ritardo. Solo alcuni varchi di ingresso sono stati aperti per consentire l’accesso dei viaggiatori, con inevitabili code e momenti di tensione tra chi non è riuscito a partire.
Metropolitana e linee urbane – La Linea 1 della metro è completamente ferma, come confermato da Anm, “per motivi tecnici”, aggravando i disagi per pendolari e turisti. Ancora attiva, invece, la Linea 2 gestita da Trenitalia, seppure con riduzioni di corse. Servizio a singhiozzo anche per bus e tram, mentre gran parte delle linee Eav (Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea) risultano sospese o con corse fortemente limitate.
Le manifestazioni sindacali – Napoli è anche teatro delle mobilitazioni di piazza: in mattinata i concentramenti delle manifestazioni indette da Cgil e Usb si sono dati appuntamento in piazza Garibaldi e in piazza Matteotti, con cortei e presidi che si muoveranno nel cuore della città.
Ripercussioni sul traffico – Inevitabili le conseguenze anche sulla viabilità cittadina: traffico rallentato e intenso soprattutto nelle zone limitrofe alla Stazione e lungo gli assi principali che collegano al centro. Le autorità raccomandano prudenza e invitano i cittadini a muoversi solo se strettamente necessario.
Un venerdì complicato – La giornata di sciopero, che coinvolge diverse categorie e settori, conferma ancora una volta la fragilità del sistema dei trasporti cittadini. Pendolari e studenti sono i più colpiti dai disservizi, mentre resta da valutare l’impatto complessivo sugli spostamenti regionali e a lunga percorrenza.
