sabato, Dicembre 13, 2025

Pozzuoli, tentato omicidio per agevolare il clan: arrestati un uomo e un minorenne

L’agguato risale al 27 agosto a Pozzuoli: la vittima, un 38enne, fu raggiunta da un colpo all’avambraccio. Contestate aggravanti mafiose legate al clan Longobardi–Beneduce.

Tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso e dalla finalità di favorire il clan Longobardi–Beneduce, storicamente attivo nell’area di Pozzuoli. Sono queste le accuse contestate dai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli nei confronti di un uomo, arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Secondo gli investigatori, l’indagato – insieme a un complice – avrebbe esploso colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata contro la vittima, nel corso di un agguato avvenuto lo scorso 27 agosto. Gli spari raggiunsero un 38enne all’avambraccio sinistro, in via Tiberio. L’uomo fu soccorso e dimesso con una prognosi di 15 giorni.

Contestualmente, i carabinieri hanno eseguito una misura cautelare anche nei confronti del minorenne che avrebbe partecipato all’azione di fuoco, provvedimento disposto dal gip del Tribunale per i Minorenni.

L’agguato, inizialmente attribuito a un uomo a bordo di una moto rimasto ignoto, è stato ricostruito grazie alle indagini della sezione operativa dei carabinieri di Pozzuoli, che hanno individuato movente e dinamica, collocando l’episodio nel contesto delle attività criminali riconducibili al clan attivo nell’area flegrea.

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