giovedì, Dicembre 25, 2025

Polselli, un anno di farine che parlano al mondo

C’è un filo sottile, ma resistente come solo la buona farina sa essere, che ha attraversato il 2025 di Polselli: un filo fatto di grani selezionati, di mani esperte, di chilometri macinati tra forni accesi e culture diverse. Un percorso che non assomiglia a una semplice espansione commerciale, bensì a un racconto corale, dove ogni tappa ha aggiunto senso, valore, consapevolezza.

La farina Polselli da Arce continua a muoversi nel mondo come un linguaggio universale. Non urla, non ostenta: si fa capire. In Argentina come in Belgio, tra il Messico e Parigi, passando per Malaga, Las Vegas, il Perù, Seoul, Singapore, Tokyo, Thailandia, Melbourne e Città del Messico, fino alle tappe italiane di Rimini, Roma e Siena, ciò che resta negli occhi e nelle mani dei professionisti è sempre la stessa evidenza: dietro quel sacco non c’è solo un prodotto, ma una visione precisa del fare impresa.

Emiliano Polselli ne è il timoniere naturale. La sua guida non è mai invadente, ma profondamente presente, nutrita di ascolto, studio e rispetto per una tradizione che non viene imbalsamata, bensì messa alla prova del presente. Accanto a lui, la solidità della famiglia e lo sguardo fresco delle nuove generazioni, Benedetta e Arianna De Angelis Polselli, già capaci di interpretare il futuro senza perdere il senso delle radici.

Polselli, un anno di farine che parlano al mondo

Fondamentale, in questo mosaico, il lavoro paziente e rigoroso di Paolo Parravano, docente dell’Academy Polselli, che ha saputo tradurre la complessità della produzione in un sistema formativo credibile, concreto, capace di dialogare con pizzaioli e artigiani di ogni latitudine. E poi, insieme alle presenze-chiave pronte a rappresentare il marchio nei principali scenari internazionali, l’energia instancabile di Luigi Cinquegrana, export manager e narratore di grani, ponte vivo tra il molino e il mondo, interprete appassionato di una farina che diventa relazione, scambio, fiducia.

Il senso profondo di questo anno sta qui: nella dimostrazione che la qualità non è un concetto astratto, ma una pratica quotidiana fatta di scelte etiche, attenzione alla salute, rispetto per la materia prima e per chi la utilizza. Oggi la farina non può più essere solo performante: deve essere giusta, sicura, consapevole. Polselli lo ha dimostrato, crescendo senza snaturarsi, innovando senza perdere identità.

E mentre l’anno si chiude tra auguri e bilanci, lo sguardo è già rivolto avanti. Perché, come recita il loro mantra, “il meglio deve ancora venire”. Gennaio è alle porte e Polselli è pronta a tornare protagonista al Sigep di Rimini, con nuovi progetti, incontri e personaggi di alto profilo e quella stessa, inconfondibile voglia di continuare a impastare futuro, con rigore, passione e cuore.

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