In un’unica sala di Radiologia Interventistica, all’ospedale Cardarelli di Napoli, un Angiografo, una Tac, il Tavolo operatorio e l’ecografo permettono di non spostare il paziente in emergenza, riducendo i tempi che intercorrono tra diagnosi e intervento
Ieri l’Ospedale Cardarelli di Napoli è diventato la prima struttura sanitaria pubblica in Italia a dotarsi di una sala con “angiosuite”, in grado di gestire sia l’emergenza che le attività in elezione. Finora, un’apparecchiatura simile era presente solo all’IEO di Milano, ospedale privato, e utilizzata esclusivamente per le procedure programmate. L’investimento per la nuova tecnologia del Cardarelli, pari a circa 3 milioni di euro, è stato reso possibile grazie a fondi ministeriali destinati all’innovazione tecnologica in ambito sanitario.
Nella mattinata di ieri il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha visitato il reparto di Radiologia Interventistica insieme al direttore generale del Cardarelli Antonio d’Amore. Successivamente ha fatto tappa anche al cantiere della nuova sala di emodinamica della Cardiologia con UTIC e a quello del padiglione centrale, attualmente in fase di restauro.
La sala angiosuite consente di svolgere in un unico ambiente procedure che in passato richiedevano il passaggio tra Sala operatoria, Radiologia e Radiologia Interventistica, evitando lo spostamento del paziente e accorciando sensibilmente i tempi di intervento. L’integrazione delle diverse tecnologie garantisce inoltre immagini di altissima qualità, aumentando l’accuratezza delle procedure dei radiologi interventisti.
Il sistema permette infatti di acquisire le immagini dei vasi sanguigni attraverso l’angiografo e quelle degli organi e delle ossa tramite la TAC. I dati, combinati da un software di modellazione 3D, restituiscono ai medici una visione precisa e affidabile, aprendo nuove prospettive anche nei trattamenti oncologici percutanei, con biopsie mirate e tempi di recupero più rapidi per i pazienti.
La Radiologia Interventistica del Cardarelli, diretta da Raffaella Niola, resta l’unico reparto in Italia a garantire guardia attiva h24, con un’elevata rapidità di risposta nei casi di emergenza e una significativa riduzione dei tempi di degenza. Solo nel 2024 sono state effettuate 11.185 procedure, di cui circa 4mila urgenze: 8.465 hanno riguardato pazienti interni e 1.290 utenti esterni provenienti da altre strutture o aziende in convenzione.
L’Unità Operativa Complessa può contare oggi su 53 professionisti (10 medici, 22 tecnici di radiologia, 18 infermieri e 3 operatori socio-sanitari) ed è sede di training nazionali e internazionali accreditati dalla Società Europea di Radiologia Cardiovascolare e Interventistica.
