L’assessore Cosenza illustra l’idea di restyling del Maradona: fino a 70mila posti, più copertura, museo e fotovoltaico. Napoli punta agli Europei 2032.
Un “nuovo” stadio Maradona che guarda al futuro, ma con un modello ben preciso: il Maracanà di Rio de Janeiro. È il progetto di restyling che il Comune di Napoli ha presentato nelle ultime settimane alla SSC Napoli, alla Figc e alla Uefa per sostenere la candidatura della città ai Campionati Europei 2032.
Ad annunciare i dettagli è stato l’assessore comunale alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile Edoardo Cosenza, con un lungo post su Facebook. La novità principale riguarda la riapertura del terzo anello, chiuso ormai da 21 anni, che garantirebbe circa 10.000 posti in più. “Stiamo già lavorando alla progettazione, finanziata dal Comune – ha scritto Cosenza – c’è ancora da fare, ma lo faremo in ogni caso”.
Il confronto è con due grandi stadi simili per concezione architettonica: l’Olimpico di Roma e lo stesso Maracanà. Attualmente il Maradona conta 54.726 posti ufficiali, molto meno dei 70.634 dell’Olimpico e dei 73.609 del tempio di Rio. La riapertura del terzo anello colmerebbe questa distanza, portando la capienza a 68-70mila spettatori, una cifra in linea con i grandi impianti internazionali.
Il progetto prevede inoltre:
-
un nuovo primo anello in continuità con il secondo, per migliorare la visibilità e avvicinare il pubblico al campo;
-
l’ampliamento della copertura di tre campate, sul modello Maracanà, con possibilità di installare un impianto fotovoltaico di grandi dimensioni;
-
la creazione di spazi sottostanti liberati dalle nuove strutture, ideali per ospitare un museo dedicato alla storia del club e a Diego Armando Maradona.
“Con il nuovo assetto – conclude Cosenza – il Maradona diventerebbe uno stadio moderno, più accogliente e competitivo a livello europeo. Ora aspettiamo le valutazioni di Figc e Uefa”.
