martedì, Dicembre 23, 2025

Napoli, allarme Carabinieri sui botti illegali: “Non più fuochi, ma veri Ied”

Gli artificieri dell’Arma lanciano l’allerta sui botti illegali in vista del Capodanno: ordigni sempre più potenti e pericolosi. Sequestri tra Pollena Trocchia e Cimitile.

Non sono più semplici botti illegali, ma veri e propri ordigni esplosivi improvvisati, paragonabili a led, capaci di provocare feriti gravi o addirittura vittime. È l’allarme lanciato dai Carabinieri di Napoli e dagli artificieri dell’Arma, che hanno tracciato un bilancio dei sequestri effettuati nelle ultime settimane in vista delle festività di fine anno.

A spiegare la gravità del fenomeno è il luogotenente Gaetano Savarese, in forza al nucleo artificieri: «C’è particolare preoccupazione perché questi ordigni sono sempre più potenti e pericolosi, anche a distanza. Vengono ancora chiamati “bombe carta”, ma oggi l’utilizzo di contenitori in plastica ne aumenta la resistenza e quindi la forza della detonazione».

Secondo gli specialisti, alcuni di questi manufatti possono contenere fino a 300 grammi di miscela esplosiva, diventando estremamente pericolosi non solo per l’onda d’urto, ma anche per le schegge e per l’impatto acustico, potenzialmente devastante per chi si trova nelle vicinanze.

Tra gli ultimi interventi effettuati dall’Arma, uno dei più rilevanti è avvenuto a Pollena Trocchia, dove un 21enne è stato arrestato dopo che i carabinieri hanno scoperto 21 chili di materiale pirotecnico nascosti all’interno di un negozio di frutta.

A Cimitile, invece, i militari hanno disposto la sospensione di un’attività commerciale: il titolare, pur essendo in possesso di una licenza, non aveva mai presentato la comunicazione di inizio attività al Comune. All’interno della ditta sono stati sequestrati 2.563 fuochi d’artificio, per una massa attiva complessiva di 205 chili.

I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni. L’obiettivo dei Carabinieri è duplice: prevenire incidenti gravissimi e contrastare un mercato clandestino che, anno dopo anno, immette sul territorio materiale sempre più pericoloso, mettendo a rischio l’incolumità pubblica.

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