mercoledì, Dicembre 31, 2025

L’arte di Gennaro Sardella incrocia ancora Milano con le fotografie di Ferdinando Cioffi

Le opere del maestro Gennaro Sardella mettono in luce il risultato di un lavoro diviso tra la filosofia e la spietata analisi dell’esistenza umana.

Portatrici astrali di profonde emozioni, le opere del maestro Gennaro Sardella (nella foto di Ferdinando Cioffi)  mettono in luce il risultato di un lavoro diviso tra la filosofia e la spietata analisi dell’esistenza umana.

In grado di produrre in un’epoca contorta e martoriata un’espressione artistica intimamente legata al concetto dell’essere, l’apprezzato artista si fa artefice con spirito sarcastico e a tratti irridente, di un’inarrestabile rigenerazione creativa. Capace di scandagliare attraverso colore e materia i più nascosti anfratti dell’animo umano, le opere di Sardella si elevano verso astratte dimensioni senza spazio nè tempo.

Ponendo quesiti sul futuro dell’uomo e creando frasi ermetiche come “ se tutto va bene domani mi cresce la coda…speriamo che sia a pois”, il pittore e scultore nato ai Quartieri Spagnoli di Napoli ma trasferitosi a Sorrento, continua a trasformare le sue creazioni artistiche in tanti messaggi da decifrare e studiare.

Dal suo studio immerso nel verde e nella luce dei monti lattari, Sardella continua a produrre, tra quadri, sculture e monili, delle opere di grande valore interiore racchiudendo in esse tutta l’essenza di chi ha fatto dell’arte il motivo preponderante della propria vita. Seguendo la scia di un percorso artistico costellato di emozioni e di successi, anche la città meneghina non è restata indifferente all’arte del maestro Sardella.

Tant’è che dopo aver annoverato un grande successo durante una sua mostra del 2007 all’Archivio di Stato di Milano, l’artista con i buoni auspici dell’amministrazione comunale milanese, che ne ha patrocinato il progetto, è diventato uno dei protagonisti della pubblicazione “Verdi in Posa” realizzata dal fotografo Ferdinando Cioffi con la collaborazione della Libreria Bocca e di Montabone Editore.

Un vademecum dedicato alla grande epopea verdiana che, insieme all’opera e alla vita del grande compositore di Le Roncole di Busseto, traccia, tra immagini e scritti, la carriera di chef, artisti, scrittori e musicisti, fino a giungere alla grande étoile internazionale, Luciana Savignano. «Un’arte la mia- ha detto il maestro Sardella- che dopo una continua evoluzione, oggi, cerca attraverso i suoi messaggi di allontanare i giovani dall’omologazione e dal cosiddetto copia e incolla.

Nel nostro contorto presente occorre più che mai lasciarsi trasportare dalla creatività evitando il più possibile quelle forze occulte inneggianti all’arida uniformazione del genere umano. Bisogna recuperare le emozioni come quelle derivate dallo sguardo tra due persone e badare all’essenza più che all’apparenza.

L’arte mi ha dato sempre da vivere e io l’ho sempre ricambiata con il mio amore e la mia passione. Nelle mie opere ora più che mai, è possibile ritrovare quel grido d’allarme contro una società tesa a proiettare l’uomo sempre più lontano dalla profondità facendone una vittima condannata a una perenne e vuota esteriorità».

Inseguendo un’arte in cui la materia e i colori diventano sostanza vitale per l’anima, Sardella prosegue su di un percorso ricco di metaforiche sfaccettature. Una creatività, la sua, capace di avvicinarsi ad una sorta di ascetismo artistico e di confermare, al tempo stesso, quella bellezza esteriore fatta di ardito cromatismo e sublime armonia.

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