giovedì, Aprile 18, 2024

La storia di Piero: malato di Sla, vuole donare il suo ventilatore di scorta per la lotta al Coronavirus

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Affetto da Sla, Piero ha espresso alla moglie la sua volontà di donare il ventilatore di scorta agli ospedali che aiutano chi è affetto da Covid-19.

Piero Floreno ha 57 anni, vive a Nichelino, in provincia di Torino. Ed è malato di Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, Per sopravvivere ha bisogno di un ventilatore polmonare e ha preso una decisione che è più di un atto di generosità, nel momento storico che il mondo si trova a vivere. Ha deciso di donare il suo macchinario di riserva per la respirazione ai malati di Covid-19.

“Mio marito è questa cosa qui. Siamo insieme da 40 anni ed è sempre stato così. Ma ha spiazzato anche me: mi ha detto di voler donare il suo secondo ventilatore agli ospedali, per i malati di coronavirus”. A raccontare, attraverso ‘Repubblica’ è Antonella Faggian, sua moglie.

“Ho deciso: vorrei fare questo gesto”, ha spiegato alla donna. “Quando me lo ha detto sono rimasta impietrita. So che non voleva ovviamente togliersi il suo ventilatore, quello principale, e non glielo avrei permesso. Però voleva donare quello di scorta, che è in casa pronto a essere usato in caso di emergenza e che viene utilizzato a rotazione ogni due o tre mesi”.

In realtà la donazione non è possibile, perché una persona con la Sla deve per forza avere due macchinari, altrimenti la sua salute sarebbe in pericolo in caso di malfunzionamento di uno dei due. Ma Piero non ha pensato agli ostacoli burocratici e alle conseguenze sulla sua salute, nel caso in cui il ventilatore principale smettesse di funzionare.

“In Italia ci sono dai 4 ai 6mila malati di Sla, e una grande percentuale possiede due ventilatori. Sono sicuro che se questa idea potesse arrivare a loro, molti rinuncerebbero per qualche mese al proprio secondo ventilatore per aiutare il prossimo”, aveva scritto Floreno in una lettera a un amico.

E nonostante l’idea sia impossibile da mettere in pratica, ha comunque già mobilitato tante persone. “Molti vicini di casa si sono mossi oggi con una raccolta fondi per provare ad acquistare un macchinario tutti insieme e donarlo – spiega ancora Antonella – Abitiamo a Nichelino da 50 anni, quest’iniziativa può aiutare le persone a mettersi una mano sul cuore e ad aiutare il prossimo. Ci hanno contattato anche da altre regioni”.

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