Gli Specializzandi di Medicina protestano composti a Piazza del Plebiscito contro l’ennesimo rinvio delle assegnazioni della sede prescelta o rimasta libera secondo l’ordine di graduatoria. [VIDEO]
In questo periodo di emergenza sanitaria gli Specializzandi di Medicina potrebbero essere quella forza lavoro e di sostegno al personale sanitario impegnato h24 a fronteggiare la pandemia Covid-19. Dovrebbero essere in corsia e invece sono ancora in attesa.
Il 3 dicembre è arrivato lo stop dal Consiglio di Stato. Proprio nella giornata in cui, secondo il cronoprogramma stabilito dal ministero dell’Università il 30 novembre, a ogni candidato sarebbe stata assegnata la sede prescelta o rimasta libera secondo l’ordine di graduatoria.
Invece la nota inviata dispone quanto segue: “Si informano i candidati al concorso di ammissione dei medici alle scuole di specializzazione di area sanitaria per l’a.a. 2019/2020 – si legge nel comunicato di viale Trastevere – che il Consiglio di Stato, nell’accogliere l’appello cautelare proposto dal Mur avverso i ricorsi di taluni candidati in relazione al quesito n. 87, sospendendo la sentenza impugnata, ha tuttavia espressamente aggiunto che ‘le ulteriori operazioni concorsuali (previste dall’adottando cronoprogramma per l’assegnazione delle sedi) andranno svolte successivamente alla decisione cautelare collegiale’, fissando la camera di consiglio per il 15 dicembre”.
Insomma tutto rinviato a metà dicembre e sarà reso noto, si spera, il nuovo cronoprogramma con le successive fasi della procedura concorsuale.
Tra rinvii e ritardi oggi è scattata la protesta di chi vorrebbe solo indossare il camice e iniziare a lavorare, proprio in questo periodo in cui ci sarebbe bisogno di più medici possibile in corsia.
