giovedì, Aprile 25, 2024

Juventus-Napoli, Grassani: “Non c’era altra scelta, Asl svolgono ruolo di garanzia per i cittadini”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

L’avvocato del Calcio Napoli torna sulla partita non disputata contro la Juventus e sul possibile 3-0 a tavolino per i bianconeri: “Sarebbe una occasione persa”.

“Il Napoli non ha avuto scelta. Il club ha documentato alla Figc, alla Lega e al giudice sportivo che sussistevano condizioni ostative alla disputa della gara: il Napoli non ha scelto di non andare a Torino, ma sono le Asl ad averlo impedito. Per viaggiare il club avrebbe dovuto violare provvedimenti statali rischiando conseguenze penali”. Lo ha dichiarato l’avvocato del Napoli Mattia Grassani, intervenuto ai microfoni di “Radio anch’io sport” su Rai Radio 1 per spiegare il punto di vista della societa’ campana sulla mancata disputa del match contro la Juventus, terza giornata di Serie A in programma ieri sera.

“Se il giudice sportivo dovesse ritenere sussistenti le condizioni per lo 0-3 a tavolino e anche il punto di penalizzazione per il Napoli – ha osservato Grassani – credo che lo sport perderebbe un’occasione importante per dare un segnale diverso: non si deve giocare a pallone a tutti i costi, bisogna fare un passo indietro e tenere conto delle cose superiori al calcio, come la salute”.

“Mi indigna che si possa pensare che ci siano Asl interessate a condizionare il campionato in base agli interessi personali – ha spiegato ancora Grassani – quando l’unico interesse e’ quello della salute della gente. Le Asl svolgono un ruolo di garanzia assoluta per i cittadini, non per qualche centinaio di fortunati che giocano a calcio, e in questo caso hanno vietato al Napoli la possibilita’ di viaggiare. Per come e’ scritto l’attuale protocollo prevede che siano le Asl a decidere se concedere o meno la deroga per viaggiare ai club in caso di positivita’ al Covid. Se vogliamo che cambino le cose, bisogna modificare quel protocollo, ma il ministero si e’ espresso in modo chiaro: le Asl locali sono gli unici soggetti deputati a stabilire le condizioni della gara. Cosa sarebbe successo se il Napoli avesse dovuto disputare una partita di Europa League? Il provvedimento della Asl e’ chiaro: il Napoli non avrebbe potuto lasciare il territorio nazionale”.

In questa complicata situazione, Grassani ha rilanciato anche un’idea cara al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, quella di un nuovo format per la Serie A. “Il campionato si deve disputare ma non a tutti i costi e a discapito della salute delle persone – ha osservato l’avvocato del club campano – Il calcio e’ un cantiere aperto e si naviga a vista, non e’ certo che ci siano le condizioni per arrivare a concludere la stagione, tutto dipende dall’epidemia. Sospensione del torneo? In questo momento non ci sono le condizioni, ma e’ doveroso pensare a un piano B o a format differenti, come ha fatto l’Uefa per concludere Champions ed Europa League. E’ successo anche all’Nba e penso siano ipotesi gia’ allo studio anche in Italia”.

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