Boom di casi di influenza in Italia nell’ultima settimana. Incidenza nazionale 8,96‰, punte di 29‰ nella fascia 0-4 anni. Sardegna guida l’indice regionale (14,13‰), con Abruzzo, Campania, Piemonte ai vertici. Cresce il tasso di positività anche in ospedale.
Le basse temperature in arrivo sul Paese spingono la circolazione dei virus respiratori in Italia. Nell’ultima settimana si contano 503.066 infezioni, dato che porta a oltre 2,69 milioni le persone colpite dall’inizio della sorveglianza stagionale. In una week epidemiologica, l’incidenza complessiva raggiunge 8,96 casi ogni 1.000 assistiti, con una progressione che coinvolge diversi agenti virali.
A far registrare i numeri più alti sono i più piccoli: tra 0 e 4 anni l’incidenza sale a 29 casi per 1.000 assistiti, confermando la fascia pediatrica come la più esposta all’influenza e alle altre infezioni respiratorie acute.
I dati arrivano dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel report settimanale di sorveglianza, i virus influenzali, i Rhinovirus e gli Adenovirus mostrano i tassi di positività più rilevanti. La presenza simultanea di più famiglie virali contribuisce a sostenere l’indice complessivo delle Infezioni Respiratorie Acute (ARI), che continua a crescere nel suo quadro generale.
Quadro ospedaliero e popolazione anziana
Anche nel tracciamento ospedaliero si osserva un incremento dei tamponi positivi per influenza rispetto al periodo precedente. Le percentuali più elevate tra i virus respiratori riguardano ancora Rhinovirus, influenza e Adenovirus. Per SARS-CoV-2 i valori maggiori si registrano nella fascia 65 anni e oltre, mentre tra gli over 65 il Covid fa sentire il suo peso soprattutto nella fascia 65+, con i dati più marcati per 65+.
Incidenza più alta in Sardegna, segue l’Abruzzo. Campania tra le prime
Tra le Regioni, il valore più alto di incidenza si registra in Sardegna, con 14,13 casi per 1.000 assistiti, davanti ad Abruzzo (10,41), Campania (9,68), Piemonte (9,62) e altre aree italiane nel panel di sorveglianza.
