La giovane vittima è deceduta dopo un grave incidente in scooter: è caccia all’auto pirata che potrebbe averlo travolto senza poi aver prestato soccorso.
Dopo una serata estiva passata a divertirsi con gli amici è morto mentre probabilmente tornava a casa con lo scooter, travolto da un’auto che non si è neanche fermata.
È accaduto a Mondragone (Caserta), comune del litorale domizio, dove il 16enne L.P. è deceduto per le gravi ferite riportate nello scontro che ha coinvolto lo scooter Honda su cui viaggiava. Una tragedia che ha scosso l’intera comunità, a partire dal sindaco Francesco Lavanga, che ha dato con un post su Facebook la notizia del decesso del minore.
L’auto pirata è tuttora ricercata dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone. Quando i militari sono giunti sul posto in via Padule, c’era solo lo scooter a terra, mentre il 16enne era già stato già portato d’urgenza in ospedale. I carabinieri non hanno trovato traccia di un’altra auto, anche se dai primi accertamenti effettuati, è molto probabile che il giovane abbia urtato un altro mezzo, per cui si è ipotizzato che l’altra vettura coinvolta nell’incidente sia scappata.
Gli investigatori dell’Arma stanno ricostruendo la dinamica anche con immagini di telecamere di videosorveglianza e testimonianze. L’incidente è avvenuto nella tarda serata di ieri; Luigi è poi deceduto nella notte al Pineta Grande Hospital di Castel Volturno.
“Non esistono parole, gesti, silenzi – è il post su Facebook del sindaco di Mondragone Francesco Lavanga – è un dolore che fa scoppiare mente e cuore. Il mio pensiero va alla famiglia distrutta dal dolore e a Luigi, un ragazzo meraviglioso della nostra terra, che a soli 16 anni, è morto in un incidente con il motorino”. Tanta commozione a Mondragone e non solo, visto che Luigi, descritto come un bravo ragazzo già proiettato verso il futuro, frequentava l’Istituto Nautico Caboto di Gaeta, che ha dedicato un pensiero al minore: “La famiglia del Caboto si stringe con immenso dolore attorno ai cari di Luigi Petrella, studente della classe 3D, la cui vita è stata spezzata troppo presto”.