mercoledì, Agosto 13, 2025

Ibiza, morto dj napoletano Godzi: è giallo sulle cause

Aperto un fascicolo sulla morte del dj e producer napoletano Michele Noschese, 35 anni, conosciuto come Godzi, deceduto nella notte tra venerdì e sabato scorsi ad Ibiza, dove viveva da circa dieci anni.

Una morte improvvisa, dalle cause ancora sconosciute. E con il dubbio che vi possa essere stato un coinvolgimento della Guardia civil spagnola. Sono poche e frammentarie le notizie sulla morte del dj e producer napoletano Michele Noschese, 35 anni, conosciuto come Godzi, deceduto nella notte tra venerdì e sabato scorsi ad Ibiza, dove viveva da circa dieci anni.

Fonti vicine alla famiglia hanno confermato nel pomeriggio la notizia, che si è diffusa sui social e sui siti specializzati, dove unanime è il cordoglio per la scomparsa di un artista molto noto sulla scena della musica techno, con numerose produzioni e tanti concerti all’attivo in tutto il mondo.

Sulle circostanze della morte, al momento, solo indiscrezioni. C’è chi parla di una festa ad Ibiza durante la quale, a causa del rumore, sarebbe intervenuta la polizia. Qualcuno riferisce di una reazione troppo energica degli agenti, che avrebbe portato alla morte del Dj, che non sarebbe stato trasportato in ospedale ma direttamente all’obitorio. Solo indiscrezioni, però, che non trovano al momento conferme ufficiali.

Le autorità diplomatiche italiane sul posto stanno seguendo la vicenda e la famiglia del giovane avrebbe preteso l’autopsia, per chiarire le cause di una morte così improvvisa.

La magistratura locale ha aperto un fascicolo. Sulla inquietante vicenda è intervenuta anche la politica, con Fulvio Martusciello, eurodeputato e segretario di Forza Italia in Campania, che dice: “Vogliamo la verità sulla morte di Michele Noschese. Capire cosa è accaduto e quale è la responsabilità della guardia civile. La morte improvvisa di un giovane napoletano affermato e benvoluto da tutti, un dj di fama internazionale, non può restare nell’ombra. Vogliamo tutta la verità su quello che è accaduto”.

Noschese, laureato in Economia, figlio di un noto medico napoletano, si era trasferito a Ibiza per trovare nuova ispirazione ed aveva lasciato la sua città, alla quale è però sempre rimasto molto legato e con cui non aveva mai reciso davvero il cordone. Anche da lontano – prima da Londra e poi successivamente da Ibiza – continuava ad interessarsi delle vicende di Napoli, con un occhio particolare, naturalmente, al mondo della musica.

Due anni fa, il dj Godzi, proprio ad una emittente napoletana, Canale 8, aveva raccontato dei suoi esordi (“La mia passione per la musica è nata a 15 anni, poi è arrivata la consolle”), del suo genere musicale (“Più tech-house che house vera e propria”), dei suoi viaggi, dei suoi interessi e perché aveva scelto la cittadina spagnola doveva una decina di anni fa aveva deciso di vivere dopo essersi formato nel Regno Unito (“A Londra sono stato due anni ma mi ha aiutato molto a formarmi musicalmente. Però Ibiza è la patria della mia musica”).

E nella stessa intervista aveva anche dato dei consigli ai giovani decisi ad intraprendere la sua carriera: “impegnarsi dalla mattina alla sera davanti al pc per comporre musica”, “spostarsi e cercare buoni contatti”, anche all’estero. Esattamente come aveva fatto lui.

Il dj Godzi aveva alle spalle anche una carriera da sportivo: da ragazzo era stato un calciatore promettente militando in club blasonati, fino ad arrivare alla Serie A Svizzera. Aveva però rifiutato il contratto da professionista per dedicarsi anima e corpo alla consolle. L’8 agosto avrebbe compiuto 36 anni e la sua scomparsa ha gettato nello sconforto non solo i parenti e gli amici, ma anche i tanti estimatori della sua musica, che in queste ore lo celebrano su siti e social.

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