venerdì, Agosto 15, 2025

Festival delle Ville Vesuviane: l’incanto dell’ultima settimana di spettacoli

Al Festival delle Ville Vesuviane martedì 22 luglio va in scena la prima nazionale di “Nessuno”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Pako Ioffredo, con Ingrid Sansone e Giorgio Pinto.

Tra cortili di tufo, loggiati in penombra e giardini odorosi di limoni, il Festival delle Ville Vesuviane 2025 si prepara a vivere la sua ultima, intensissima settimana di programmazione. Una chiusura all’altezza del successo riscosso in questa 36ª edizione, dove l’arte ha saputo fondersi con l’eleganza senza tempo delle ville del Miglio d’Oro, offrendo al pubblico un’esperienza che è andata ben oltre lo spettacolo.

Applausi sinceri, occhi lucidi, partecipazione vera: così il pubblico ha vissuto le serate appena trascorse, segnate da un caleidoscopio di emozioni, tra musica, teatro e danza. Una partecipazione affettuosa, confermata da un entusiasmo crescente che premia la visione del direttore artistico Bruno Tabacchini, capace di orchestrare un cartellone di alta qualità in sinergia con il presidente Gennaro Miranda e con il Consiglio di Gestione della Fondazione Ente Ville Vesuviane. E ora, in questo atto finale, il sipario si alza su un ultimo ciclo di eventi che si annuncia carico di suggestioni.

Martedì 22 luglio alle ore 19:30, nello scenario di Villa Campolieto a Ercolano, va in scena la prima nazionale di “Nessuno”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Pako Ioffredo, con Ingrid Sansone e Giorgio Pinto. Una produzione che unisce linguaggi e sensibilità europee, frutto della collaborazione con la Compagnie Mia di Daniel Pennac. Tra costumi di Tonia Rendina, direzione tecnica di Paolo Visone e l’organizzazione curata da Ylenia Lessoni, prende forma un testo di nuova drammaturgia, ibrido e contemporaneo, dove si mescolano teatro, narrazione e visione poetica.

Mercoledì 23 luglio, sempre a Villa Campolieto e alla stessa ora, prosegue il ciclo Corti di teatro al tramonto con Cloris Brosca e Gianni De Feo, interpreti di “La Rosa non ci ama – Carlo Gesualdo vs Maria D’Avalos”, testo di Roberto Russo. Un duello tra ombre e passioni che si consuma sulle note composte da Alessandro Panatteri, in una drammaturgia musicale curata da De Feo stesso. I costumi e l’impianto scenografico sono firmati Roberto Rinaldi, in una composizione scenica che rievoca il tormento e la carne viva di un amore tragico, quello tra il principe madrigalista Gesualdo da Venosa e sua moglie Maria D’Avalos.

Festival delle Ville Vesuviane: l'incanto dell'ultima settimana di spettacoli

Giovedì 24 luglio, il Festival raddoppia e si sdoppia. Alle ore 19:30, Palazzo Vallelonga a Torre del Greco ospita il monologo “Lucia Migliaccio – Regina senza corona nel regno di Ferdinando IV di Borbone”, scritto da Massimo Andrei e interpretato da Antonella Romano, che firma anche l’installazione scenica. È il ritratto appassionato e solenne di una donna nobile e dimenticata, che sfidò la storia e le convenzioni per diventare, senza mai esserlo ufficialmente, la moglie di un re.

Alle 21:00, nella magica cornice di Villa Mascolo a Portici, spazio alla musica con il concerto di Roberto Colella – voce e anima de “La Maschera” – in un’esibizione inedita e intima, accompagnato dall’eleganza degli Ondanueve Strings Quartet e dalle ritmiche vibranti di Michele Maione. Una serata da vivere come un abbraccio collettivo, tra melodia, passione e poesia partenopea.

Venerdì 25 luglio, alle ore 21:00, a Villa Campolieto arriva “Il canto del mare”, omaggio in parole e note ad Andrea Camilleri, firmato e interpretato da Maurizio De Giovanni, con Marco Zurzolo, Rosaria De Cicco, Paolo Cresta, Marianita Carfora e Enzo Grimaldi. Un affresco poetico, tra ricordi e suggestioni, dove la parola dello scrittore partenopeo si intreccia con l’eco struggente del grande maestro siciliano.

Festival delle Ville Vesuviane: l'incanto dell'ultima settimana di spettacoli

Sabato 26 luglio, alle 21:00, la musica torna protagonista con il concerto di Peppe Barra a Villa Mascolo. Con lui, sul palco, Paolo Del Vecchio, Luca Urciuolo, Ivan Lacagnina, Sasà Pelosi e Francesco di Cristofaro. Sarà un viaggio senza tempo, tra canto popolare e teatro musicale, dove ogni gesto e ogni suono diventano rito, identità, radice.

Infine, domenica 27 luglio, il gran finale: alle 19:30, ancora a Villa Campolieto, la compagnia Infinito Petito porta in scena “Na campagnata ‘e tre disperate” di Antonio Petito, con Vittorio Passaro, Rosario D’Angelo, Maria Teresa Iannone, Vincenzo Bove e Vincenzo Vecchione. L’adattamento è di Gennaro Morrone, la regia di Riccardo Citro. È la fame, motore comico e disperato di questa farsa fisica e corrosiva, a dominare il racconto.

A chiudere il sipario, alle ore 20:30, la prima nazionale dello spettacolo di danza “Il sogno di Pulcinella”, firmato nella coreografia da Luigi Martelletta e interpretato dalla Compagnia Nazionale di Balletto. Un viaggio visionario, tra storia e immaginazione, dove la maschera per eccellenza della commedia dell’arte incontra lo spirito di Masaniello in una Napoli senza tempo. Una coreografia dell’anima, dove la ribellione e la follia si danno la mano.

Il Festival delle Ville Vesuviane si congeda così, con grazia e forza, dalla sua platea affezionata. Lo fa lasciando, come ogni grande spettacolo, un senso di nostalgia e pienezza, il ricordo di un’estate che ha saputo coniugare bellezza e memoria, arte e verità.

Latest Posts

Ultimi Articoli