martedì, Dicembre 9, 2025

Ferragosto, Berni Canani (Federico II): “Bambini al mare, come curare pelle arrossata e punture”

Ecco i consigli del professore Roberto Berni Canani, Ordinario di Pediatria e Presidente del Corso di Laurea in Nutrizione Umana presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, per un’estate al mare con i bambini.

“Per curare la pelle arrossata, utilizzare sempre abiti leggeri, comodi e non sintetici. Attenzione alle punture, vanno curate in maniere differenti. Per le ustioni leggere, bastano creme e idratazione”. Ecco i consigli del professore Roberto Berni Canani, Ordinario di Pediatria e Presidente del Corso di Laurea in Nutrizione Umana presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, per un’estate al mare con i bambini. Partendo dall’esposizione al sole, che “fa bene ai bambini, è essenziale per la produzione di vitamina D che favorisce l’assorbimento del calcio e stimola la produzione di melanina, ma solo se preso con le dovute precauzioni”.

Anche per i più piccoli, le ore ideali per il sole sono fino alle 10 del mattino e dopo le 17 o 18 (a seconda dell’età) e “la pelle del bimbo va protetta con una crema a protezione solare 50+, riapplicata ogni 2 ore e ogni volta che il bambino fa il bagno, che si può ridurre a 30 mano a mano che il bimbo si abbronza”. In caso di ustioni solari leggere, è possibile trattarle con creme emollienti. La sera, dopo l’esposizione, è bene idratare la pelle con una normale crema. “Ma se compaiono lesioni bollose, è necessario rivolgersi al medico” sottolinea il professor Berni Canani.

Per la pelle arrossata, molto frequente nei bambini da 0 a 3 anni, spesso è colpa della sudamina (o miliaria). “Le zone più colpite sono collo, torace, inguine e ascelle. Non è nulla di grave – assicura l’esperto – è sufficiente ridurre il calore corporeo del piccolo, assicurandosi che resti in un ambiente fresco e ventilato, anche con l’uso moderato del condizionatore, rinfrescare il bimbo con un bagnetto, anche più volte al giorno, in acqua appena tiepida e usare creme delicate neutre e il problema si risolve in breve. Cambiare spesso il pannolino. Per prevenire o limitare l’insorgenza della sudamina, è molto importante che il bambino indossi abiti leggeri che non impediscano la traspirazione, in fibre naturali (cotone o lino). I capi devono essere ampi, morbidi e comodi, per permettere al bambino di muoversi in libertà. Non lasciare i bimbi a lungo con i costumini bagnati o umidi addosso, sono un’altra possibile causa di irritazioni cutanee, come i capi di abbigliamento in tessuto sintetico”.

Tra i consigli, dopo il bagno in mare, occorre “sciacquare il bambino con acqua dolce e asciugarlo per bene perché sia l’acqua salata sia la pelle umida a contatto con la sabbia possono facilitare irritazioni a livello cutaneo”. L’umidità, a contatto con la sabbia, mette a rischio anche di piccole infezioni come l’impetigine, che si manifesta con piccole vescicole o croste di colore rosso, spesso localizzate su viso e arti: “Nelle forme lievi – spiega Roberto Berni Canani – basta un trattamento locale con antibiotici topici, mentre nei casi più estesi è necessario l’antibiotico orale, sempre su prescrizione medica”.

Il capitolo delle punture di insetti e animali acquatici, ci sono modalità differenti di trattamento: “Le punture di vespe, api o calabroni – ricorda il professor Berni Canani – possono provocare reazioni locali lievi, ma anche seppur raramente reazioni gravi nei soggetti allergici a questi animali. È importante rimuovere subito il pungiglione, detergere la zona e applicare ghiaccio. In caso di gonfiore esteso o sintomi come difficoltà respiratoria, andare in ospedale. Le zanzare, soprattutto la zanzara tigre, possono causare pomfi dolorosi. Evitare passeggiate all’alba e al tramonto, vestire i bambini con abiti chiari e coprenti, usare zanzariere su lettini, passeggini e finestre, applicare repellenti adatti all’età pediatrica, eliminare ristagni d’acqua (sottovasi, secchi, fontane inutilizzate) nei pressi dell’abitazione. Inoltre, in questi giorni si parla molto di West Nile. Il virus si trasmette solo tramite puntura di zanzara e non da persona a persona, né con gli alimenti. Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica o si presenta con i sintomi di una leggera influenza.

Tuttavia, nei bambini piccoli e soggetti fragili serve un po’ di attenzione in più. Infine – conclude il professor Roberto Berni Canani – in mare attenzione alle punture di meduse e tracine. Le prime causano bruciore e prurito, occorre subito risciacquare con acqua di mare e applicare gel a base di cloruro d’alluminio. Le seconde provocano dolori intensi che si alleviano con il calore, quindi immergere subito la parte colpita in acqua calda o sotto la sabbia calda. Non usare alcol, ammoniaca o ghiaccio”.

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