giovedì, Luglio 31, 2025

Febbre West Nile, Cardarelli intensifica controlli e prevenzione. Diagnosticato un caso asintomatico in un paziente fragile

Direzione Strategica dell’ospedale: “Le misure per contrastare la diffusione del virus West Nile sono quelle già previste nel nostro contesto: controlli su tutti i donatori di sangue e disinfestazioni all’intera area dell’ospedale”.

L’ospedale Cardarelli ha potenziato le misure di sorveglianza e prevenzione contro la febbre West Nile, con le attività di disinfestazione programmata del parco, avviando controlli sistematici su tutti i donatori di sangue, estendendo test specifici anche a pazienti fragili con condizioni cliniche compatibili.

Attualmente sono stati rilevati otto i casi di infezione da virus del West Nile, quattro gravi, in rianimazione, negli ospedali Moscati di Aversa e Cotugno di Napoli. Lo scrive Il Mattino evidenziando che si tratta per lo più di persone che hanno trascorso un periodo di vacanze nella zona di Baia Domizia, nel Casertano dove sarebbe stato localizzato un vero e proprio cluster. I sintomi sono febbre alta e malessere generale.

Nel corso di queste attività è stato individuato un caso di positività al virus in un paziente fragile, attualmente asintomatico. Le condizioni cliniche della persona risultano stabili e proseguono secondo il percorso terapeutico già previsto per la patologia di base che ha motivato il ricovero. Le condizioni di ricovero del paziente estremamente tutelanti, la data di ricovero e le misure di sterilità adottate farebbero ritenere che il paziente possa essere entrato in contatto con il virus prima di accedere all’ospedale.

Le zone attenzionate da dove potrebbe venire l’infezione provocata dalle zanzare sono, oltre a quelle acquitrinose del litorale casertano quelle della zona di Persano e della foce del Sele nel Salernitano.

Dicono dalla Direzione Strategica dell’ospedale: “Le misure per contrastare la diffusione del virus West Nile sono quelle già previste nel nostro contesto: controlli su tutti i donatori di sangue e disinfestazioni all’intera area dell’ospedale. In questo periodo, in linea con le indicazioni del Ministero della Salute, abbiamo esteso lo screening a tutti i donatori, indipendentemente dall’area geografica di provenienza, e – in alcuni casi – anche a pazienti particolarmente fragili. Questo approccio ci ha consentito di individuare tempestivamente un caso positivo, senza sintomi. Continueremo a mantenere un livello di allerta elevato ed una sorveglianza sanitaria scrupolosa anche nelle prossime settimane”.

Il parco del Cardarelli – che si estende su oltre 25 ettari – in questo periodo estivo è oggetto di disinfestazioni con cadenza bisettimanale; tali azioni sono utili a contrastare la presenza e la riproduzione delle zanzare.

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