sabato, Aprile 20, 2024

Coronavirus: perché è necessario proteggere gli occhi come il naso e la bocca

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Perché è fondamentale proteggere anche gli occhi, così come facciamo con naso e bocca, per evitare il contagio da Coronavirus?

“Proteggere gli occhi da Coronavirus è fondamentale. Mentre la protezione di naso e bocca ha trovato piena dignità di riconoscimento, gli occhi sono stati completamente dimenticati nonostante siano una delle tre porte attraverso cui entra il contagio di massa”. Avverte il presidente nazionale della Sis 118 Mario Balzanelli ricordando che “il virus SARS-CoV2 si lega ai recettori ACE ampiamente presenti nella cornea e nelle congiuntive oculari, e all’interno del film lacrimale defluisce nel naso e nella gola scendendo nelle vie aeree fino ad arrivare in un momento successivo nei polmoni”.

Balzanelli cita ben 50 studi scientifici internazionali che lo dimostrano e la stessa esperienza quotidiana sul campo degli operatori del Sistema di Emergenza Territoriale 118 che, utilizzando visiere e mascherine hanno evitato migliaia di infezioni. “Occhiali o visiera permettono quando indossati insieme alle mascherine di stare a distanza ravvicinatissima (anche a meno di mezzo metro) e prolungata, anche di ore di seguito, rispetto ai pazienti Covid-19 positivi”.

Il presidente del 118 auspica che visiere e occhiali anti-droplets vengano resi obbligatori come le mascherine, “dispositivi ovunque disponibili, facilmente reperibili e a bassissimo costo – conclude – da indossare unicamente nelle circostanze in cui non sia possibile mantenere le distanze interpersonali di sicurezza, come in tutti i contesti della mobilità di massa. Come ad esempio sui bus, in metropolitana, in treno, negli ambienti di lavoro e soprattutto, per i nostri ragazzi, stando a scuola, contesti interpretabili quali veri e propri ‘vettori maggiori’ dell’espansione potenzialmente incontrollabile dei contagi”.

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