venerdì, Marzo 29, 2024

Coronavirus, come gestire l’ansia e il nostro tempo in quarantena

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2Anews è un magazine online di informazione Alternativa e Autonoma, di promozione sociale attivo sull’intero territorio campano e nazionale. Ideato e curato da Antonella Amato, giornalista professionista. Il magazine è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n.67 del 20/12/2016.

In questa fase di quarantena a causa dell’emergenza coronavirus non è facile gestire il tempo che non passa e nel frattempo subire lo tzunami di notizie che arriva sui social, dai notiziari e dalle trasmissioni tutte dedicate al coronavirus. Ecco alcuni consigli utili.

a cura di Pino Tartaglia – Il trascorrere del tempo è l’aspetto che più ci sovrasta minaccioso nella pur necessaria clausura nelle nostre case a causa delle restrizioni imposte dalle autorità statale e regionali per arginare il contagio da corona virus.

La chiusura nelle case comporta ripercussioni psicologiche che vanno da vissuti di minaccia all’integrità psicofisica, ansia, rabbia, paura del contagio, angoscia del domani e momenti di rifugio nel passato attraverso ricordi consolatori e regressivi. Un vissuto interiore che si riflette anche nel sogno notturno e spesso con sogni da incubo.

In questo momento difficile della nostra esistenza collettiva, fatta di deprivazione di contatto fisico, di impossibilità di vicinanza ed espressione profonda dell’affettività e della socialità; gestire il tempo non può essere più “far passare il tempo” in termini di passività oppure all’opposto tenersi freneticamente occupati dal fare qualcosa a tutti i costi pur di distrarsi.

Occorre, intanto, abituarsi ad apprendere un tempo nuovo scandito da noi stessi nel “presente” senza fughe ansiogene in un incerto domani, un non prevedibile futuro, o nel passato stantio e consolatorio, ma essere presenti a sé stessi nelle azioni concrete del quotidiano: evitiamo che il nostro tempo venga scandito esclusivamente dall’esterno, piuttosto entriamo in risonanza con un ritmo interiore tutto nostro.

Insomma costruiamo “il nostro tempo”!

Occorre in primis comprendere che vi è un modo di distrarsi dal tempo passivo che ci consente di “vivere nel presente” senza essere vittime del tempo e senza fughe angosciose: più ci muoviamo nelle direzioni opposte del passato – futuro e più aumentano disagi e livelli d’ansia.

Impariamo a scoprire nuove risorse dentro di noi, a spostare l’attenzione sulla propria interiorità, sentire i ritmi della natura che risuonano in noi, l’energia vitale che ci permea, aprire le porte al desiderio, alla rinascita in sintonia con la primavera, alle passioni e interessi che da anni vivono sopite tra le pareti della nostra intimità per aver lasciato posto alla banale normalità della cosiddetta razionalità e del cosiddetto “buonsenso comune”.

Aspirazioni, passioni e interessi lasciati congelati indietro nel tempo a cui non abbiamo più creduto né provveduto a coltivare pensando di non aver avuto tempo abbastanza o tempo solo utile da dedicare a cose cosiddette più “concrete, soffocando fantasia, immagini, desiderio e non di rado anche di buoni talenti lasciati a marcire con sempre ottime ragioni di stampo razionale e logico.

Importante allora diventa accettare ed accogliere la ricchezza della propria solitudine, sempre accuratamente evitata in tempi di vita cosiddetta normale, una sana solitudine fatta di una nuova calma interiore, di saggezza ed equilibrio psicoemotivo.  Smettiamo di considerare la televisione come una “compagnia” abbuffandoci di notiziari e giornali televisivi che ossessivamente aggrediscono il nostro vivere quotidiano avvelenando anche pranzi e cene.

Gestire l’ansia delle notizie

Ascoltate le notizie fondamentali in breve ma poi non insistete ulteriormente con i ritmi ossessivi proposti dai bollettini televisivi che creano una realtà di angoscia esistenziale minacciosa per la serenità ed il sonno profondo notturno che è alla base dell’equilibrio psicofisico: stiamo sul nostro tempo!

La vera distrazione non è far qualsiasi cosa ma fare le cose che non abbiamo mai fatto ma che abbiamo sempre desiderato. Impariamo ad ascoltare il silenzio di questi giorni, il silenzio sintonico della primavera in fiore. I ritmi della natura sono anche dentro di noi riprendiamoceli, abbandoniamo le sveglie e i ritmi frenetici, anche del lavoro cosiddetto “usato” da sempre.

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Pino Tartaglia è psicologo e psico-terapeuta, specializzato in psicosomatica e psicoterapia a mediazione corporea. È stato allievo di Aldo Carotenuto, con esperienza individuale e di gruppo sotto la guida di Federico Navarro e di Alexander Lowen. Si occupa di psicologia-psicoanalisi della musica, psicologia del suono e psicologia dell’arte. E’ autore del libro “L’Amore tra libertà e solitudine’ in vendita nelle librerie e online su Amazon.

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