giovedì, Aprile 25, 2024

Napoli, de Magistris spera in una opposizione spaccata in Consiglio per evitare il commissariamento

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sempre più alle strette, proverà a evitare l’ennesimo attacco e un addio anticipato alla poltrona di Palazzo San Giacomo.

A salvarlo può essere solo una, l’ennesima, spaccatura nell’opposizione. Ma se il Pd, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e il Movimento 5 Stelle dovessero mostrarsi compatti per Luigi de Magistris ci sarebbe poco da fare. Il sindaco di Napoli, si ritrova ancora una volta appeso a un filo, abbandonato da una maggioranza arancione che, di fatto, non esiste più. Con i suoi ormai ex fedelissimi adesso passati dall’altra parte della barricata. Un passaggio del Rubicone per il quale viene identificato lo stesso primo cittadino come colpevole principale, se non unico.

Lui continua a ripetere che il commissariamento sarebbe solo un danno. “Fermerebbe servizi e cantieri”. Ammesso che quelli che ci sono funzionino. E allora si gioca la carta delle assenze per difendere i suoi 17 voti, contro quelli che potrebbero essere 18 in mano all’opposizione. Negli scorsi giorni, e nelle scorse ore, ha provato a convertire qualche indeciso a passare dalla sua parte. Come riporta un articolo di ‘Repubblica’, a firma del collega Alessio Gemma, nel mirino c’è Anna Ulleto, ex Pd. Così come a non votare qualcuno dell’opposizione: non presentarsi o uscire dall’aula.

Ma se oggi (la seduta del Consiglio Comunale a porte chiuse nella sala dei Baroni è prevista per le 10) i suoi avversari politici dovessero essere compatti, a quanto si apprende, potrebbe essere la maggioranza a dare forfait e a rinviare il voto a lunedì in seconda convocazione, quando sarà necessario solo un terzo dei presenti. Una norma del regolamento invocata dal sindaco sempre più alle strette a sei mesi dalla scadenza del mandato.

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