giovedì, Dicembre 25, 2025

Castellammare di Stabia, il 118 sotto il controllo del clan: arresti e sequestro

Inchiesta della DDA di Napoli sul clan D’Alessandro: controllava il 118 a Castellammare di Stabia con una società di facciata. Due arresti, sequestro e tentativo di infiltrazione anche nello stadio Menti.

Il servizio del 118 era finito sotto il controllo del clan D’Alessandro. È quanto emerso da una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha portato all’esecuzione di due misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

L’indagine, condotta dai carabinieri di Torre Annunziata, ha svelato un vero e proprio monopolio criminale nella gestione del servizio ambulanze a Castellammare di Stabia, garantito da una società di facciata ora posta sotto sequestro.

Il sistema di intimidazione

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il clan avrebbe messo in piedi un meccanismo di controllo totale del servizio di soccorso e trasporto malati verso l’ospedale San Leonardo di Castellammare, intimidendo e scoraggiando gli imprenditori concorrenti che tentavano di partecipare alle gare d’appalto per la gestione del 118.

La società riconducibile ai D’Alessandro imponeva la propria presenza sul territorio, intervenendo anche su gare pubbliche e attività private attraverso pressioni e minacce riconducibili al metodo mafioso.

Nel mirino anche lo stadio Menti

Le indagini hanno inoltre fatto emergere un tentativo del clan di estendere la propria influenza economica oltre il settore sanitario, cercando di imporre un servizio di ristoro all’interno dello stadio Romeo Menti, dove gioca la Juve Stabia.

Un segnale ulteriore della capacità del gruppo criminale di infiltrarsi nei settori economici della città, dal soccorso sanitario al mondo dello sport.

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