La Protezione Civile nazionale ha mantenuto il livello giallo per rischio vulcanico ai Campi Flegrei. Lo stato è di “disequilibrio medio”, con probabilità medio-bassa di evoluzione verso un’eruzione. Prevista una nuova esercitazione nazionale.
Il Dipartimento della Protezione Civile nazionale ha confermato il livello di allerta giallo per rischio vulcanico ai Campi Flegrei, classificando lo stato del vulcano in fase 2 di attenzione, corrispondente a una condizione di disequilibrio medio con probabilità medio-bassa di evoluzione verso un’eruzione.
Come riporta Fanpage.it, si tratta di una situazione che potrebbe durare a tempo indefinito.
La decisione è stata presa dopo la riunione della Commissione Grandi Rischi – settore rischio vulcanico, svoltasi martedì 4 novembre, e alla luce del nuovo Decreto Campi Flegrei 3236 del Capo della Protezione Civile (30 ottobre 2025), che aggiorna i livelli di allerta e fornisce indicazioni operative alle autorità locali.
I nuovi livelli di allerta
Il sistema di allerta nazionale per i Campi Flegrei, definito tra il 2015 e il 2016, prevedeva quattro colori:
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Verde – quiescenza
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Giallo – attenzione
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Arancione – pre-allarme
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Rosso – allarme
Il nuovo decreto mantiene la stessa scala cromatica ma introduce due fasi interne sia per il livello giallo sia per quello arancione, rendendo più precisa la gestione dell’emergenza.
Per lo stato giallo, ora sono previste:
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Fase 1: disequilibrio debole (probabilità bassa di eruzione)
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Fase 2: disequilibrio medio (probabilità medio-bassa), che rappresenta l’attuale situazione.
Secondo quanto riportato da Fanpage.it, dal 2012 al 2023 i Campi Flegrei sarebbero stati in una fase di disequilibrio debole, mentre dal 2023 a oggi si trovano nella fase 2, con un livello di attività che riflette un’evoluzione graduale ma costante del sistema vulcanico.
Cosa cambia con la nuova classificazione
Le due fasi del livello arancione (pre-allarme) sono invece:
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Fase 1: disequilibrio forte, probabilità media di evoluzione verso un’eruzione.
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Fase 2: disequilibrio molto forte, probabilità medio-alta di evoluzione verso un’eruzione.
A differenza del passato, la nuova classificazione prevede azioni operative più graduali.
Durante la prima fase arancione, ad esempio, è previsto solo lo sgombero precauzionale di carceri e ospedali in una zona ristretta, invece dell’evacuazione generalizzata dei sette comuni interessati (Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Giugliano, Marano e parte di Napoli).
I dati più recenti
Negli ultimi anni il fenomeno del bradisismo ha mostrato un costante incremento:
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536 terremoti nel 2019 → 4.898 nel 2024
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Magnitudo massima: 4.6 (13 marzo 2024)
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Sollevamento del suolo: circa 2 cm al mese
Le variazioni principali riguardano anche l’aumento della componente magmatica dei gas fumarolici, dei flussi di CO₂ e dell’estensione delle aree di degassamento.
Esercitazione “Campi Flegrei 2025”
In parallelo, la Protezione Civile e la Regione Campania hanno organizzato per il 5 e 6 novembre la nuova esercitazione nazionale “Campi Flegrei 2025”, che prevede test di evacuazione assistita in tre aree di attesa del Comune di Napoli e la verifica operativa dell’area di incontro del Porto di Napoli – Stazione Marittima.
L’esercitazione rappresenta il seguito del programma “Exe Flegrei 2024”, svoltosi lo scorso ottobre.
