All’alba l’arrivo del Calcio Napoli in città dopo il trionfo in Arabia Saudita. Festa contenuta ma carica d’orgoglio tra aeroporto e centro storico.
Napoli saluta i suoi campioni all’alba. Intorno alle 7 del mattino, un gruppo di tifosi azzurri si è radunato all’esterno dell’aeroporto di Capodichino per accogliere il ritorno della squadra dopo la vittoria della Supercoppa Italiana, conquistata ieri sera in Arabia Saudita con il successo per 2-0 sul Bologna.
Il primo a scendere dall’aereo è stato il capitano Giovanni Di Lorenzo, con la coppa tra le mani, accolto da applausi e cori. Subito dopo, però, i giocatori hanno lasciato lo scalo alla spicciolata, utilizzando un’uscita laterale e senza una vera e propria sfilata davanti ai tifosi presenti.
La festa, in realtà, era iniziata già nella notte. Al fischio finale della sfida disputata a Riyadh, in città sono partiti caroselli di auto, clacson e bandiere, in un clima di entusiasmo diffuso ma più sobrio rispetto alle celebrazioni imponenti che avevano accompagnato i due scudetti recenti.
Alcune centinaia di tifosi si sono ritrovate anche in piazza del Plebiscito, tra cori, fumogeni e fuochi d’artificio, per celebrare l’ennesimo trofeo della storia azzurra. Non è stato però possibile rinnovare uno dei riti più iconici delle feste napoletane: la Fontana del Carciofo è rimasta presidiata dalle forze dell’ordine, impedendo il tradizionale “bagno” dei tifosi.
Una celebrazione più misurata, dunque, ma non meno sentita. La Supercoppa torna a Napoli e con lei l’orgoglio di una città che continua a vivere il calcio come parte della propria identità.
