venerdì, Aprile 19, 2024

Calcio Napoli, il racconto della festa scudetto: artisti e celebrazioni al Maradona

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Da James Senese a Gigi D’Alessio, passando per Noa e Nino D’Angelo, fino a Lina Sastri e Marisa Laurito: spettacolo al Maradona per la festa scudetto del Calcio Napoli.

E’ una Napoli che celebra se stessa con uno sguardo all’internazionalità quella che festeggia allo stadio Maradona il terzo scudetto del Calcio Napoli. Stefano De Martino a fare da conduttore nelle mille sfaccettature della città. Si comincia con James Senese che con il sax suona ‘O surdato ‘nnamurato’. Poi Alessandro Siani che viene introdotto e il pubblico lo accoglie con un’ovazione. L’artista ricorda Diego Armando Maradona, dagli spalti parte il coro “Olè olè olè olè, Diego, Diego!”. E’ la volta di Tullio De Piscopo e Arisa che canta “Era de maggio”.

Sul palco del Maradona è il momento di Enzo Avitabile con “I Bottari”, poi sale Silvio Orlando. L’attore, che ha interpretato il cardinale Voiello in ‘The Young Pope’, rivisita il ‘Padre Nostro’ in chiave napoletana. Poi Emma, che interpreta “Napule è”. Stefano De Martino ricorda Pino Daniele e Massimo Troisi. Lunghissimo applauso del pubblico sugli spalti. Ora tocca a Gigi D’Alessio salire sul palco: il cantautore inizia ad eseguire alcuni brani del suo repertorio. Un pezzo anche per Rosario Miraggio e Andrea Sannino con la sua “Abbracciame”.

Tornano i giocatori. Luciano Spalletti, accolto dall’ovazione e dai cori del pubblico: “Con un pubblico di questo livello è tutto più facile, noi ogni tanto qualcosa sbagliamo ma la città e il pubblico rimettono sempre a posto tutto con il loro cuore e con il loro amore. Grazie!”. Al centro del campo arriva Nino D’Angelo, che canta l’inno “Napoli, Napoli”. Tutto lo stadio canta, mentre i giocatori raggiungono l’artista sul terreno di gioco e saltano insieme a lui. E poi Luché. Applausi per Noa, che si è esibita con il quartetto d’archi campano del Solis String Quartet.

Prende la parola il capitano Giovanni Di Lorenzo: “Quali sono i tre momenti più belli di questa stagione? Ce ne sono tanti, difficile dire solo i primi tre. Non solo in campionato, penso anche alle grandi notti di Champions. E poi le due sfide con la Juve, il 5-1 in casa è stato stupendo. Poi lo scudetto. Oggi è stato incredibile alzare la coppa, sono emozioni che ci porteremo sempre dietro”.

Dopo il monologo di Massimiliano Gallo, si balla al Maradona: sul palco arriva Clementino. È il momento di Lina Sastri: sale anche lei sul palco del Maradona e canta “Reginella” e tutto il pubblico sugli spalti la segue. Dopo di lei, tocca a Tony Esposito. Nella tribunetta insieme ai giocatori del Napoli spunta Biagio Izzo. Sciarpa al collo, l’attore inizia il suo monologo e si rivolge ai campioni d’Italia e a Luciano Spalletti: “Rimarrai sempre con noi!”. E arriva sul palco Francesco Paolantoni. Prosegue la festa al Maradona: Sal Da Vinci canta dedicando uno dei suoi brani alla gente di Napoli. I giocatori accompagnano battendo le mani, mentre Spalletti è avvolto da una bandiera azzurra. Stefano De Martino canta insieme all’artista “A città ‘e Pullecenella”.

Gran finale con Marisa Laurito che canta “‘O surdato ‘nnammurato”. Tutta la squadra in piedi canta alcuni dei principali cori di questa stagione, a partire da “Un giorno all’improvviso”. Dagli spalti, al fianco di Peppe Iodice, prende la parola il presidente Aurelio De Laurentiis: “Come vedo il nostro futuro? Azzurrisimo! Con questa squadra straordinaria che ci lascia mister Spalletti, come potrebbe non essere azzurrissimo il nostro prossimo futuro?”

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