La nuova Authority sui bilanci mette il Calcio Napoli in semaforo arancione: possibile principio del saldo zero sul mercato in attesa dell’ufficialità Figc.
La nuova commissione che vigila sui conti delle società professionistiche, subentrata alla Covisoc, ha completato l’analisi dei bilanci dei club di Serie A. Tra le decisioni più rilevanti per il panorama azzurro, c’è il semaforo arancione per il Napoli, che non ha rispettato il valore soglia dell’indicatore del costo del lavoro allargato, fissato a 0,8.
Una valutazione che arriva in un momento particolare della stagione, subito dopo il successo in Supercoppa Italiana, ma che rischia di incidere in maniera concreta sulle prossime strategie di mercato.
Il principio del “saldo zero”
In attesa dell’ufficialità definitiva dopo la revisione da parte della FIGC, per il Napoli – così come per il Pisa – dovrebbe scattare il principio del “saldo zero”.
In termini pratici, eventuali operazioni in entrata dovranno essere compensate da cessioni di pari valore, limitando la libertà di manovra del club sul mercato.
Si tratta di uno scenario diverso rispetto a quello della Lazio, che ha invece rispettato i parametri e ha visto sbloccarsi completamente l’operatività dopo il blocco estivo.
Una situazione da gestire, non una bocciatura
Il semaforo arancione non equivale a una sanzione, ma rappresenta un alert gestionale che il Napoli dovrà tenere in considerazione nelle prossime finestre di mercato. La società azzurra resta solida, ma dovrà muoversi con maggiore equilibrio tra investimenti e uscite, soprattutto nel breve periodo.
La partita, in ogni caso, non è chiusa: il quadro potrà essere rivalutato nei prossimi mesi, anche alla luce delle eventuali operazioni che il club deciderà di mettere in atto.
Uno sguardo al futuro: cosa cambia dal 2026
Il tema dei conti riguarda non solo il Napoli, ma l’intero sistema. A partire dall’estate 2026, infatti, il valore soglia dell’indicatore del costo del lavoro allargato scenderà da 0,8 a 0,7.
Dal calcolo saranno esclusi i costi e gli ammortamenti dei calciatori Under 23, una scelta pensata per incentivare gli investimenti sui vivai e rendere più sostenibile la gestione dei club.
Per il Napoli, storicamente attento al lavoro sui giovani e alla valorizzazione degli asset, potrebbe aprirsi uno scenario più favorevole nel medio periodo.
