Il dispositivo di allerta meteo in Campania resta attivo solo sul settore 3 fino alle 14 di domani. Sul resto della regione il maltempo arretra senza lasciare nuovi livelli di allarme diffuso
L’avviso di allerta meteo in Campania di colore Giallo, attivato ieri dal Centro di Monitoraggio della Protezione civile in Campania, proseguirà esclusivamente nelle aree della Penisola sorrentino-amalfitana, dei Monti di Sarno e dei Picentini. Sulla maggior parte del territorio regionale, invece, il quadro meteo andrà incontro a un’uscita senza ricadute diffuse, con scadenza delle misure fissata alle 14.
Aggiornamento del dispositivo meteo
Nel resto della Campania non sono attesi nuovi scenari di emergenza estesa legati alle piogge o ai temporali. Le analisi regionali non prevedono criticità connesse al maltempo su scala generale, confermando un progressivo arretramento dei fenomeni atmosferici più intensi.
Fari puntati solo sull’area 3
L’attenzione si concentra dunque sull’area di allerta 3 – comprendente Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini – dove resiste un rischio residuale: possibili colate detritiche di entità strettamente locale, cedimenti di massi lungo i versanti, frane improvvise e scorrimento temporaneo d’acqua su manti stradali e zone depresse.
Possibili precipitazioni isolate in attenuazione
In questo stesso settore, non si esclude il ritorno di rovesci o brevi manifestazioni temporalesche in porzioni ristrette del territorio. Anche queste dinamiche, secondo il bollettino, tenderanno a una progressiva riduzione di intensità nel corso della nottata.
Coordinamento comunale ancora operativo
Per le aree in vigilanza, la Protezione civile ribadisce ai Comuni di conservare l’operatività dei Centri Operativi Comunali, attivando ogni tutela prevista dai piani territoriali: misure tecniche, logistiche e organizzative per contenere gli impatti del dissesto anche senza nuovi afflussi d’acqua dal cielo.
Terreni saturi, prudenza ancora valida
La raccomandazione resta la stessa anche nei contesti privi di nuove precipitazioni: la saturazione dei suoli può favorire micro-instabilità imprevedibili, con fenomeni di frana o smottamento non necessariamente connessi a piogge rinnovate.
