La consulenza rivela particolari agghiaccianti: la 14enne di Afragola avrebbe tentato di difendersi mentre l’ex fidanzato poi arrestato, le premeva le mani sul volto.
Nuovi dettagli emergono sull’omicidio di Martina Carbonaro, la 14enne trovata senza vita il 28 maggio nell’ex stadio “Moccia” di Afragola. Dalla consulenza medico-legale disposta dalla Procura di Napoli Nord, firmata da Raffaella Salvarezza, risulta che la giovane potrebbe essere stata ancora viva quando l’ex fidanzato, Alessio Tucci, dopo averla colpita con quattro colpi alla testa, ha nascosto il corpo sotto un armadio.
Il medico legale sottolinea anche che Martina avrebbe cercato di difendersi, opponendo resistenza mentre l’aggressore le premeva le mani sul volto. La morte, secondo la ricostruzione, sarebbe avvenuta tra le 36 e le 72 ore precedenti all’esame esterno effettuato il 28 maggio. Tucci, che aveva preso parte persino alle ricerche dopo la denuncia di scomparsa, è accusato di aver agito con particolare crudeltà.
