Nelle pieghe più intime della città, dove la solidarietà diventa gesto quotidiano e il pane si fa simbolo di cura, torna un appuntamento che profuma di umanità e buon gusto. Giovedì 6 novembre 2025 alle ore 20.00 la Mensa Sociale della Società di San Vincenzo de Paoli, in Via Santa Sofia, si trasformerà ancora una volta in una sorprendente tavola gourmet per accogliere la seconda edizione di “Napoli in… mensa 2.0”.
Una chiesa un tempo consacrata al culto, oggi dedicata alla venerazione più pura della fraternità, verrà per l’occasione vestita a festa: tovaglie eleganti, luci calde, piatti d’autore e quella palpabile emozione che nasce quando Napoli decide di raccontarsi attraverso il cuore prima ancora che attraverso le parole. Protagonista della serata sarà lo chef Marcello Molettieri, anima generosa e cuoco di rara sensibilità, che guiderà i presenti in un percorso gastronomico e umano. Con soli 40 euro, ogni partecipante non solo vivrà un’esperienza culinaria di pregio, ma contribuirà a sostenere chi ogni giorno trova in questa mensa un rifugio, un conforto, un sorriso. Napoli si siederà sulle stesse sedie dei suoi fratelli più fragili, in un tenero rito di condivisione: perché la tavola, quando è vera, non esclude mai.

La serata offrirà momenti di divulgazione gastronomica, musica e interventi sul valore del cibo come cura, accoglienza e relazione. Saranno raccontate storie vere e toccanti di quei nostri concittadini spesso invisibili, anime che vivono ai margini e che in questi luoghi ritrovano dignità, ascolto e una mano tesa.
E sarà proprio attraverso i sapori che lo chef Molettieri costruirà questa narrazione di umanità e sapienza culinaria. Si partirà da un aperitivo speciale, dedicato all’olio extravergine: tre tipologie: fruttato delicato, medio e intenso, guideranno gli ospiti in una breve ma intensa riflessione sul ruolo dell’olio nella struttura e nell’anima dei piatti. A seguire, l’antipasto si aprirà con un crostino di farro impreziosito da burro e acciuga, per poi proseguire con una delicata trilogia del mare dedicata alle alici: dorate, fritte e gratinate al limone, in un abbraccio di tradizione e freschezza. Arriverà poi un risotto vellutato alla zucca con gamberi, incontro gentile tra terra e mare, preludio al piatto principale: un baccalà in cassuola, denso di memoria popolare e sapore sincero. Chiuderà la serata un dolce pensato e realizzato da Barbara Molettieri, seguito da un cioccolatino conclusivo, impreziosito da un filo d’olio evo Silva, sigillo elegante di una cena che è anche un atto d’amore. Sarà una serata speciale, non di semplice beneficenza ma di autentica rinascita collettiva: perché nutrire è un atto d’amore, e Napoli, città che sa ancora stringere braccia e cuori, torna a ricordarlo con la sua voce più bella. Per informazioni e prenotazioni: Giuseppe Maienza 339 8301116. Sedersi a questa tavola significa far parte di una comunità che non dimentica, che tende la mano e costruisce speranza. In fondo, la vera nobiltà di Napoli è sempre stata questa: trasformare la carità in poesia e la cucina in un gesto d’anima.
