lunedì, Dicembre 29, 2025

Calcio Napoli, Sousa frena: “Per ora resto alla Salernitana”

Il tecnico portoghese conferma la sua volontà di restare a Salerno, nonostante la corte del Calcio Napoli: “Sto già lavorando per la prossima stagione con il direttore sportivo”.

“Quando ho smesso di giocare la prima ambizione che ho avuto è stata quella di diventare presidente della Federcalcio portoghese! Mi vedevo in quella posizione, pensavo di poter aiutare il mio Paese con le esperienze fatte da calciatore in campionati diversi”. E invece ha fatto altro Paulo Sousa. Ha continuato a lavorare e a viaggiare ma nelle vesti di allenatore.

In una lunga intervista al sito del giornale lusitano “Sol Sapo”, l’allenatore della Salernitana racconta la sua vita a un giornalista amico mentre si gode la Costiera amalfitana. Incrocia tifosi, firma autografi e a chi gli chiede del suo futuro come tecnico dei granata risponde: “Per ora la mia idea è quella di restare. Sto già lavorando per la prossima stagione, ho già presentato al direttore sportivo la tipologia di giocatori che ci servono per rafforzare la squadra, non vedo ragioni per cambiare il piano che stiamo costruendo. Sapete che per me la cosa più importante è che mi venga presentato un progetto all’interno del quale posso non solo evolvere come allenatore, ma anche contribuire alla valorizzazione dei giocatori e alla crescita delle infrastrutture”.

“C’è questa idea alla Salernitana – prosegue Paulo Sousa – perché il presidente è disposto a costruire una vera città dello sport con tutto ciò di cui i giocatori hanno bisogno. Apprezzo molto questo sforzo e sono sicuro che con questi progressi sia possibile rendere la Salernitana una società sicura in grado di restare in Serie A per diversi anni”. Grande stima nei confronti del presidente Iervolino, ma nella lunghissima chiacchierata con il giornale portoghese non c’è spazio per il forte interessamento del Calcio Napoli, anche perché pare che l’intervista sia stata fatta prima.

Detto questo Paulo Sousa si sofferma su un campionato, quello italiano che lo ha sempre affascinato: “Sono sempre stato attratto dalle cose difficili. Le difficoltà ti rendono più forte e il calcio italiano è il più duro del mondo. Perché richiede di essere fisicamente al 100%. Non sarà bello da vedere, ma c’è poco spazio per l’estetica, non ci sono mai mai pause nemmeno negli allenamenti. Tutto questo mi affascina, ti costringe a essere attento, ti fa crescere. Questa pressione mi piace”.

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