venerdì, Marzo 29, 2024

Violenza sulle Donne: Infermieri liguri si mobilitano e organizzano eventi a “Una Radio per un Aiuto”

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2Anews è un magazine online di informazione Alternativa e Autonoma, di promozione sociale attivo sull’intero territorio campano e nazionale. Ideato e curato da Antonella Amato, giornalista professionista. Il magazine è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n.67 del 20/12/2016.

dora-1di Dora Millaci – I temi trattati nella scorsa puntata a “Una radio per un aiuto” sono stati:

Appello per ricerca lavoro, Il Filo Creativo di Flavia Onlus, appello canile di Camerino, Progetto Sociale: Lo dono da me, poesia vincitrice MINI-CONCORSO, presentaz. libro Simon Sword “Il mio amico Alfred”, fiaccolata solidarietà vittime crudeltà umana, Giornata Mondiale Sindrome Ondine, convegno Lega Tumori a Genova, eventi contro la violenza sulle donne. Sondaggi

Tra questi abbiamo pensato di approfondire un tema molto delicato: la violenza sulle donne. Continuano inesorabili le vittime del femminicidio; che sia per “semplice” violenza, per amore, gelosia nel mese di ottobre 2016, ben 5 donne hanno perso la vita.

Facendo un rapido conto dall’inizio dell’anno, le uccisioni sono state ben 89 e di queste il 49% realizzate dall’ex compagno ed il 30 % dal compagno attuale. . Ma anche vittime di rapinatori o di uomini semplicemente violenti, anche per motivi futili. Dati agghiaccianti che non vorremmo mai sentire.

Alla fine sono volti, nomi e numeri che si aggiungono ad altri per finire nelle statistiche che anno dopo anno ritroviamo inesorabili. Storie di cosiddetti amori malati, scritte col rosso del sangue di vittime ignare del loro terribile destino.

In attesa degli eventi previsti per il 25 novembre, Giornata Internazionale Contro la violenza sulle donne, gli infermieri liguri da sempre impegnati nella lotta contro questa follia, il 13 maggio si sono riuniti a Genova dove si è svolto un congresso presso l’Hotel Savoia. Bruna Crepaldi referente Ipasvi del “Gruppo Violenza” ha illustrato le strategie del Collegio IPASVI che si batte per contrastare questo fenomeno. Tra gli obiettivi del gruppo c’è quello di creare una rete sinergica tra ospedale, territorio, associazioni e cittadinanza. Da alcuni mesi si è dato il via ad attività concrete quali corsi di formazione per gli operatori sulla gestione della violenza, l’implementazione e definizione della guida rosa, la diffusione dell’impegno assunto contro la violenza tramite poster/locandine.

Inoltre è stato organizzato un convegno che si terrà venerdì 18 per promuovere le attività del gruppo e nel quale porteranno le loro testimonianze su come intervengono per aiutare e tutelare le donne vittime di violenza.

Tanti i personaggi coinvolti che si uniranno alla manifestazione dando ognuno un contributo per dire STOP e l’hastag scelto è chiaro e porta ad una riflessione, TUTTI NOI POSSIAMO ESSERE VITTIME quindi vi aspettiamo UNITI per ribadire: STOP VIOLENCE (#tucomeme).

In quell’occasione saranno presenti le Forze dell’Ordine, vari Centri antiviolenza, l’Associazione White Dove e medici.

Qual è la mission del Collegio IPASVI (Ordine degli infermieri) che si occupa di progetti legati alla violenza di genere?

Quella di informare e diffondere un documento da distribuire sul territorio per sensibilizzare la popolazione contro la Violenza sulle Donne, dove potersi riconoscere attraverso degli indicatori e presso quali servizi recarsi per ricevere aiuto sul territorio di Genova. Il tutto è patrocinato da Regione Liguria, Comune di Genova, Unige e Fondazione degli architetti.

Gli eventi a Genova cominceranno il 18 novembre con un Convegno Istituzionale dal tema: “COSTRUZIONE DI UNA RETE PER CONTRASTARE I FENOMENI DI VIOLENZA”  dalle 8.30 alle 18.00, a seguire l’inaugurazione dei lavori eseguiti dagli studenti di architettura e alle ore 21.00 musica dal vivo.

Nei giorni successivi 19-20 Novembre si prosegue con l’Evento “STOP VIOLENCE #TuComeMe” anche con manifestazioni ed eventi culturali nel centro storico genovese. In questo modo si potranno avvicinare le fasce più giovani alla tematica e intercettare il sommerso dimostrando che non sono eventi isolati dei quali bisogna necessariamente vergognarsi.

Per maggiori informazioni collegatevi al sito: www.ipasvi.it

sindrome-di-ondine-o-di-ipoventilazione-alveolare_563799Sindrome di Ondine

La sindrome di Ondine o ipoventilazione alveolare centrale congenita (CCHS) è una malattia rara, dovuta a un grave difetto del controllo centrale della respirazione e ad una disfunzione del sistema nervoso autonomo.

Il nome della malattia arriva direttamente dalla mitologia, questo narra la storia:
Ondina era una ninfa acquatica, bellissima e immortale. Per amore di un uomo perse la sua immortalità, cominciò ad invecchiare e l’uomo la tradì. Per questo la ninfa lanciò lui una terribile maledizione: “Tu mi hai giurato fedeltà con ogni tuo respiro, ed io ho accettato il tuo voto. Così sia. Finché sarai sveglio, potrai avere il tuo respiro, ma dovessi mai cadere addormentato, allora esso ti sarà tolto e tu moriraie così il sonno della persona che è affetta da questa malattia, diventa un vero e proprio incubo.

Secondo un recente studio francese, ne è affetta 1 persona su 200.000 e in Italia ci sono circa 2/3 casi nuovi l’anno.

Quando si presenta?

Può manifestarsi fin dalla nascita, nei primi giorni di vita, ma ci sono casi in cui insorge anche successivamente.

I sintomi sono: apnee, convulsioni, ipoventilazione, cianosi e anche disturbi della personalità.

 Esistono terapie?

Attualmente non esiste una cura vera e propria. I malati sono costretti a fare uso per tutta la vita di dispositivi meccanici per la respirazione indotta. Con diverse varianti, sono riconducibili a tre categorie:

  • Maschere dette bi-pap, simili a quelle da sub.
  • Pacemaker interni che ad intervalli regolari emettono impulsi elettrici che muovono il diaframma e fanno respirare
  • Il ventilatore, il sistema più rapido da installare, che quindi viene   adottato nei primi anni di vita dei bambini malati.

 Il 12 novembre si terrà la II Giornata Mondiale della Sindrome di Ondine e il motto di quest’anno è: “Ci dimentichiamo di respirare, ma non di sperare”. In quest’occasione anche il cibo sposa la solidarietà. Gli appuntamenti sono: sabato 12 al ristorante Delfino Blu Restaurant & Pizza a Lipomo, in provincia di Como e domenica 13 il Centro Sociale S. MARGHERITESE (C.so Giacomo Matteotti, 75) organizzerà un pranzo sempre per beneficenza.

Per maggiori informazioni potete contattare l’Associazione l’A.I.S.I.C.C. Nata a Firenze nel 2003 per volere di alcuni familiari di bambini e ragazzi affetti da Sindrome di Ondine; vi aderiscono ad oggi circa 55 famiglie e l’attuale presidente è Alessandro Carcano.

Questo il loro sito: http://www.sindromediondine.it

 Per ascoltare gli altri temi trattati nella puntata, collegarsi al link:

http://www.spreaker.com/user/dora

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