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Vincenzo De Luca: tre anni di carcere per l’abusivismo edilizio

Vincenzo De Luca in conferenza stampa: Dopo il terremoto di Ischia sull’abusivismo c’è stata “una campagna di mistificazione intollerabile”.

«La lotta all’abusivismo si fa prevedendo tre anni di carcere per chi costruisce abusivamente, la sospensione dei funzionari che autorizzano l’allaccio utenze e l’espulsione dalle attività economiche delle imprese che costruiscono». Vincenzo De Luca replica, in conferenza stampa, con l’obiettivo di colpire chi – dal governo nazionale – in questi giorni l’ha colpito duramente per la legge anti-ruspe. Il destinatario delle sue accuse è il «ministro della Giustizia che si presenta come campione della battaglia contro l’abusivismo». Dopo il terremoto di Ischia del 21 agosto «il dibattito pubblico – per De Luca – ha assunto carattere di assoluta confusione e volgare demagogia e strumentalizzazione, in relazione alla legge approvata dalla Regione». Legge, rinviata alla Consulta, che consentirebbe l’acquisizione al patrimonio comunale degli abusi che non si riescono a demolire. «La nostra legge non parla mai né di condono, né di sanatoria, né di abuso di necessità», ha sottolineato il governatore. «Il ministro della giustizia confessa che lo Stato è impotente e che le misure penali non possono essere realizzate – rilancia De Luca – questo è scandaloso. Perché visto che la pena è bassa si ottiene la sospensione e questo basta per rinunciare a esercitare l’azione penale». Poi aggiunge: «Per questo bisogna prevedere tre anni di carcere – ha aggiunto De Luca – così non si ottiene la sospensione della pena. Il governo deve varare un decreto legge che preveda misure drastiche che possono fermare l’abusivismo da oggi in poi».

Articolo pubblicato il: 29 Agosto 2017 17:53

Redazione

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