giovedì, Marzo 28, 2024

Vigilantes ucciso: domani i funerali. Comune di Napoli: ‘lutto cittadino’

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Domani ci saranno i funerali del vigilantes Franco Della Corte. Il Comune di Napoli ha proclamato il lutto cittadino. Giuseppe Alviti: “La scuola poco presente nelle periferie”.

La conferenza dei capigruppo, presieduta da Alessandro Fucito, in apertura della propria riunione, ha unanimemente deciso di richiedere al Sindaco la proclamazione del lutto cittadino in occasione del funerali di Francesco Della Corte, il vigilante deceduto a seguito dell’aggressione subita mentre svolgeva il proprio lavoro presso la stazione della metropolitana di Piscinola. I funerali si svolgeranno alle ore 15,00 presso la Parrocchia Spirito Santo (via Piave, 2 Marano di Napoli).

Inoltre è stata organizzata una raccolta fondi in solidarietà della famiglia di Francesco Della Corte dal sindacato dell’Anm. L’Azienda Napoletana di Mobilità ha comunicato che ogni dipendente, qualora volesse aderire all’iniziativa, può devolvere il valore corrispondente ad un’ora della propria retribuzione, può comunicarlo presso gli uffici dell’Amministrazione del
Personale, tramite apposito modulo.

Vigilantes ucciso: domani i funerali. Comune di Napoli: 'lutto cittadino'

Giuseppe Alviti, presidente dell’Anng: “C’e’ una crisi di valori totali. E’ in crisi lo stato incapace e non interessato allo sviluppo sano della vita civile ma solo allo sviluppo burocratico! La scuola da anni dilaniata da tagli economici, socialmente voluti dalle caste, non viene più considerata la cosa principale e base per la formazione civica e culturale dei ragazzi e delle future classi! Sempre più fuga dalla scuola – continua Alviti – soprattutto nelle periferie e nelle classi meno agiate! La chiesa che prima faceva da collante con le istituzioni e le famiglie ha perso quella funzione sociale ed ormai è solo retorica e salvo rarissime eccezioni, non è più presente attivamente proprio dove ce ne sarebbe bisogno e dove andava a colmare quelle lacune proprio delle istituzioni! In tutto questo quadro le famiglie e quindi i genitori sono sempre meno genitori chi per volontà ed incapacità e chi per abbandono sociale ed economico. Bisognerebbe – conclude Alviti – ricominciare dalle basi, dalla scuola, dall’obbligo di frequenza dai 5 anni in su. Solo creando delle coscienze culturalmente civili e quindi coscienti si può creare una società migliore.

(in copertina i colleghi di Franco Della Corte)

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