Il principale evento, che ogni anno vede il coinvolgimento di centinaia di studenti e docenti degli istituti scolastici napoletani è rappresentato dalla consegna dei Maghen David d’oro a tre personalità che, attraverso le loro azioni o la loro testimonianza, hanno contributo alla creazione di una memoria condivisa.
Il secondo riconoscimento è attribuito ad una personalità che si è particolarmente distinta nel promuovere i valori della solidarietà e della difesa dei diritti civili. Terzo e ultimo riconoscimento è quello riservato ai familiari di una vittima della criminalità organizzata.
“Rispetto alle precedenti edizioni – spiega il coordinatore di Memoriæ, Nico Pirozzi – l’evento di quest’anno presenta due sostanziali novità. A testimoniare quel che è successo negli anni a cavallo tra il 1938 e il 1945 non sarà una vittima delle persecuzioni razziali, ma un testimone del dopo Shoah. Come il Procuratore militare della Repubblica di Roma, Marco De Paolis, che dal 2003 al 2012 ha istruito e portato a dibattimento 18 processi per le più gravi stragi nazi-fasciste
“Per quanto concerne il riconoscimento che annualmente riserviamo alle ‘Memorie di impegno civile – aggiunge Pirozzi – quest’anno l’abbiamo concesso al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per l’aiuto prestato (e mai smesso) alle popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto e dalle recenti devastanti nevicate. L’ultimo, ma primo nel cuore di un giornalista, è il riconoscimento riservato alle vittime della criminalità, che quest’anno lo abbiamo voluto riservare alla memoria di Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso da un sicario della camorra il 23 settembre 1985”.
Articolo pubblicato il: 23 Gennaio 2017 10:16