L’inchiesta di ‘Report’ nei cantieri navali della Fincantieri: su cinquemila impiegati, quattromila sono forniti da 300 società esterne. Sistema familiare anche in altre aziende a partecipazione statale.
di Antonella Amato – Report è andato in onda ieri sera sulla terza rete Rai con nuovi argomenti trattati. Tra le inchieste della settimana, una dal titolo “Fuori controllo”, di Bernardo Iovene. Nel magazzino Conad del centro Italia su 400 lavoratori 380 lavorano lì tramite una cooperativa esterna, che regolarmente cambia limitando di molto tutti i diritti dei lavoratori.
Nei cantieri navali della Fincantieri a Porto Marghera, azienda a partecipazione statale, su cinquemila impiegati, quattromila sono forniti da 300 società esterne e svolgono la loro attività per 3-4 euro l’ora senza alcun diritto. I lavoratori non hanno assistenza, consumano la pausa pranzo nel cortile e non hanno spogliatoi. Questo particolare sistema definito “paga globale” rappresenta una vera illegalità di massa che gli organi prescelti al loro effettivo controllo non riescono a legalizzare.
Fincantieri è stata contattata da giornalista per chiedere spiegazioni e la risposta è stata: “Non sono nostri dipendenti”. Certo sono assunti da ditte esterne, almeno dieci, che gravitano intorno all’azienda Fincantieri. Le sigle sindacali hanno più volte denunciato questo sistema ma senza ottenere risultati. Questo sistema è presente anche in altre aziende a partecipazione statale tra cui il Gruppo Leonardo ex Finmeccanica, un’azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza.
Il sistema trattato nell’inchiesta di Report è stato denunciato più volte anche dai sindacati di Leonardo ex Finmeccanica in comunicati diffusi in azienda: “Eccessivo utilizzo di risorse di ditte esterne. Che si aggiudicano contratti a basso costo con conseguenze negative sui dipendenti ai quali vengono negati i diritti fondamentali del lavoro”.
In merito a questo sistema Report ha chiamato in causa la Vigilanza degli Ispettorati del Lavoro, l’organo che dovrebbe raccogliere queste denunce e controllare. Ma è stato spiegato che l’ente vive un periodo di forte cambiamento che ne sta notevolmente abbassando l’efficienza.
Dal 1 gennaio 2017 gli ispettori del ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail sono stati riuniti nell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), ma i dipendenti di Inps e Inail non sono confluiti nel nuovo ente. Al momento, quindi, non si riesce ad arginare questo sistema e si consentono questi illeciti in aziende pubbliche dove lo Stato, appunto, dovrebbe garantire il rispetto della legge e soprattutto tutelare i diritti dei lavoratori.