venerdì, Marzo 29, 2024

Sgominata rete di spacciatori a domicilio nella Penisola Sorrentina

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Sono finite in manette quattro persone nell’operazione che ha portato alla scoperta di una rete di spacciatori a domicilio che riforniva un gruppo di insospettabili.

Nella penisola Sorrentina è stata individuata una rete di spacciatori a domicilio. La consegna a casa del ‘cliente’ di hashish e marijuana e’ stata scoperta dai carabinieri di Piano di Sorrento in un’indagine coordinata dalla procura di Torre Annunziata che ha portato all’emissione da parte del gip oplontino di 4 misure cautelari. Un 38enne di Piano di Sorrento andra’ ai domiciliari, una 35enne di Marigliano avra’ il divieto di dimorare in Campania; una 28enne e un 22enne di Piano di Sorrento sono destinatari del divieto di dimora in penisola Sorrentina. La 35enne di Marigliano e’ stata anche arrestata in flagranza per detenzione a fini di spaccio di 70 grammi hashish e 7 grammi di crack trovati nella sua casa durante la perquisizione eseguita in conseguenza della misura cautelare.

Le intercettazioni telefoniche

Nelle conversazioni telefoniche per celare il possesso di panetti da 50 grammi di hashish e buste di marijuana gli indagati usavano una frase convenzionale: “mio nipote e’ pronto”. La rete funzionava con l’approvvigionamento della sostanza fuori penisola sorrentina, lo stoccaggio provvisorio presso l’uno o dall’altro pusher, la consegna a domicilio, spesso direttamente a casa di insospettabili. Il primo contatto tra acquirente e spacciatore fatto passare per incontro occasionale, in un bar o per strada.

I militari dell’Arma hanno man mano ricostruito i movimenti e con attivita’ tecnica fatto luce sullo spaccio. Durante l’arresto del 38enne di Piano di Sorrento, i carabinieri hanno trovato in casa sua anche 3 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento in dosi. Le indagini proseguono per verificare se ci fossero altri componenti dell’organizzazione.

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