martedì, Aprile 16, 2024

Napoli, arrestato l’autore della sparatoria a Piazza Trieste e Trento

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Cronaca di Napoli: La Polizia ha bloccato il minorenne ritenuto responsabile di tentato omicidio, commesso lo scorso 13 maggio di Piazza Trieste e Trento.

Nella giornata odierna la Squadra Mobile di Napoli, coordinata dalla Procura per i minorenni di Napoli, ha eseguito un’ordinanza del Gip di applicazione di custodia cautelare in Istituto Penitenziario Minorile nei confronti di E.M., minorenne ritenuto responsabile di tentato omicidio, commesso lo scorso 13 maggio, in danno di Iaselli Giuseppe, porto e detenzione illegale di armi, delitti tutti aggravati dalle condizioni di cui all’articolo 416 bis 1 comma 1 c.p.

Le indagini, supportate da intercettazioni telefoniche e ambientali e dalle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza di negozi ubicati sul luogo dell’evento, hanno consentito di individuare con certezza uno degli autori del tentato omicidio di Iaselli.

Leggi l’articolo – Napoli, allarme sicurezza: pochi controlli e le telecamere non funzionano

Dalla visione delle telecamere si notano sopraggiungere in Piazza Trieste e Trento, a bordo di uno scooter proveniente dalla vicina Prefettura, due giovani senza casco, i quali, giunti in prossimità della vittima prescelta, si fermano e, in particolare, mentre il conducente resta in attesa con il motore acceso e lo scooter rivolto verso la via di fuga, il passeggero, armato di una pistola per ciascuna mano, solleva entrambe le braccia e fa fuoco, esplodendo, contemporaneamente, più colpi da entrambe le pistole impugnate, all’altezza del torace di Iaselli Giuseppe, il quale trovava rifugio in una Fiat 500, di colore scuro, parcheggiata a pochi metri.

Accanto alla predetta vettura e in tutta la zona, nonostante l’ora tarda, vi erano numerosissimi altri giovani, costretti, loro malgrado, ad assistere all’esecuzione particolarmente efferata del delitto, con evidente pericolo anche per la loro incolumità.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, il movente potrebbe essere riconducibile ad un contrasto tra organizzazioni criminali, operanti   nel quartiere ”Pallonetto a S.Lucia” e zone limitrofe, per la gestione della commercializzazione della sostanza stupefacente.

Sono in corso approfondimenti investigativi per la definizione della posizione del complice del minorenne destinatario della misura in IPM.

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