giovedì, Aprile 25, 2024

Maltempo, Campania sotto assedio: al via la conta dei danni

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Maltempo Campania, la conta dei danni è impietosa per le forti piogge cadute ieri su tutto il territorio regionale: a Ischia distrutta la spiaggia dei Maronti.

Maltempo Campania | E’ cominciata la conta dei danni di un weekend di maltempo in Campania. Le situazioni piu’ critiche hanno riguardato il Casertano, dove l’esondazione di corsi d’acqua ha messo in crisi aziende agricole e zootecniche, causato l’evacuazione di albergo a Castel Volturno e decine di interventi dei vigili del fuoco tra cui quello per salvare una donna rimasta intrappolata in casa. Oggi a Caserta il sindaco, Carlo Marino, ha disposto la chiusura delle scuole per verifiche alle strutture, cosi’ come i primi cittadini di Aversa, Lusciano e Santa Maria Capua Vetere, tutti centri dove l’acqua ha provocato diversi allagamenti. Caduta di alberi e calcinacci sono stati problemi registrati in tutto il Napoletano, compreso il capoluogo di regione, dove stamani molti marciapiedi sono transennati.

La pioggia a Salerno, inoltre, ha provocato in via Demetrio Moscato, uno smottamento di un terreno privato. La strada, che conduce agli svincoli autostradali, e’ stata chiusa perche’ interessata da una caduta di massi nella tarda serata di ieri. Il Comune oggi sta tentendo di ripristinare un doppio senso di marcia per limitare i disagi alla circolazione. A Battipaglia, invece, si sono registrati diversi allagamenti, in particolare di strade provinciali. Nel rione Sant’Anna, un blackout elettrico ha tenuto al buio, per diverse ore, l’intero quartiere. E un tir che stava trasportando un gruppo elettrogeno per alimentare di energia quella zona e’ rimasto incastrato nel sottopasso ferroviario di via Jemma perche’ il carico sporgeva. Il sottopasso e’ stato chiuso. Nell’intera provincia di Salerno sono stati diversi gli interventi dei vigili del fuoco, soprattutto per alberi caduti sulle strade.

A Giugliano l’Hotel L’Anicrè, situato sulle sponde del Lago Patria, è stato evacuato, 6 persone sono state state allontanate dalla struttura; allagata per un largo tratto la circumlago. L’esondazione del bacino lacustre ha interessato anche i resti archeologici della Villa di Scipione. Nella zona la Protezione civile regionale ha inviato alcune idrovore. Difficoltà di deflusso delle acque sono state segnalate nella zona della foce dei Regi Lagni a Castel Volturno e pesanti disagi si sono registrati, oltre che in diverse zone di Napoli, anche nei comuni a nord del capoluogo campano come Marano e Quarto e in altri centri dell’area flegrea e del Vesuviano.

Il sindaco di Ischia chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale

Difficili quando non interrotti i collegamenti con le isole del Golfo per tutto il fine settimana. Mareggiate a Ischia hanno provocato l’erosione di alcune spiagge come quella dei Maronti e l’invasione dell’acqua del mare in diverse zone, cosi’ come a Pozzuoli e sul litorale flegreo, danneggiando stabilimenti balneari e lungomare. Sull’isola verde, il comune ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Il sindaco di Ischia Porto Enzo Ferrandino chiede “un idoneo contributo per far fronte alle spese derivanti dalla messa in sicurezza dei luoghi”. Il primo cittadino del comune isolano capoluogo sottolinea: “Ischia è stata colpita da un eccezionale fenomeno atmosferico che ha causato ingenti danni alle strade, agli edifici pubblici e privati e in particolare a tutte le coste e all’abitato”. Nei giorni scorsi, infatti, le piogge torrenziali ed il mare in burrasca hanno provocato anche il crollo di una parte del pontile che collega Ischia Ponte col Castello Aragonese, allagamenti in via De Rivaz e nel borgo a Ponte. “Sia data al nostro territorio la stessa attenzione riservata ad altre zone d’Italia da parte dello Stato” dice Ferrandino che chiuderà alcune vie e disporrà accertamenti per i danni. Situazione negativa anche a Procida, che è rimasta completamente isolata. Mentre è stata distrutta la linea della costa di Miliscola, uno degli arenili di maggiore frequentazione dell’area flegrea.

Il Fauno, la nave traghetto lenta della Caremar, grazie alle condizioni meteomarine che sono andate man mano migliorando, è ripartito solo nel pomeriggio di ieri da Napoli per Capri riportando a casa gli isolani rimasti sabato sera in città e per il resto della giornata ha rispettato la scaletta delle corse previste dall’orario ufficiale, secondo quanto comunicato dalla Capitaneria di Porto di Capri. Il Fauno, infatti, ha mantenuto la linea delle 17.40 per Napoli rientrando poi a Capri in serata con l’ultima corsa delle 19.40. Sono rimasti agli ormeggi gli aliscafi e il traghetto veloce che aveva effettuato l’ultima partenza da Capri alle 15.35 di
venerdì. Nonostante le condizioni meteo migliorate, per l’intera giornata il mare è rimasto agitato mentre ha smesso di soffiare il forte vento che per due giorni ha infuriato sull’isola azzurra e in particolare sul versante nord dove ha lasciato dietro di sé una enorme scia di danni, in particolare alle strutture balneari di Marina Piccola e alla vegetazione di alto fusto nelle zone alte del comune di Capri.

L’analisi delle conseguenze di Coldiretti

La Coldiretti analizza le conseguenze del nubifragio per larga parte del territorio Casertano, in particolare Pianura campana e area Alifana. Campi allegati e stalle distrutte con la conta dei danni che si aggrava col passare delle ore. L’acqua ha invaso e distrutto le colture orticole in pieno campo, ma ha anche danneggiato irrimediabilmente le scorte di fieno, paglia ed erba medica destinate all’alimentazione dei capi di bestiame, in particolare bufalini. A fare ulteriori danni è stato il vento forte che ha scoperchiato i tetti delle stalle, abbattuto alberi e divelto recinzioni. Colpito anche il comparto della produzione di tabacco con infiltrazioni che hanno riguardato i depositi dove erano conservate foglie lavorate. L’area interessata coinvolge migliaia di ettari. “I fenomeni straordinari sono ormai una costante. Le aziende fanno i conti con bombe d’acqua improvvise. Tuttavia, la mano dell’uomo può mitigare o aggravare il dissesto idrogeologico che ne deriva. Le forti piogge di queste ore vedono sulla stessa asta fluviale del Volturno casertano una condizione di allerta fisiologica a nord e una devastazione a sud” afferma Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania che aggiunge: “La differenza è data dalla mancata manutenzione dei canali, seconda minaccia dopo i cambiamenti climatici. I Consorzi di bonifica svolgano il proprio ruolo fino in fondo se non vogliamo distruggere i campi a ogni acquazzone”.

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