venerdì, Marzo 29, 2024

Depuratore di Cuma, il nuovo impianto al via dopo l’estate

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

E’ tutto pronto perché il litorale domitio abbia a pieno regime, con il nuovo depuratore di Cuma, uno degli impianti più grandi e funzionali d’Europa.

I lavori di adeguamento e rifunzionalizzazione del depuratore di Cuma termineranno a settembre e nei prossimi mesi (novembre dovrebbe essere il termine ultimo per l’attivazione di tutte le linee di trattamento) il litorale domitio avrà a pieno regime uno degli impianti più grandi d’Europa con una capacità di trattamento di oltre 1 milione e 200 mila abitanti equivalenti. Il tutto costato alle casse della Regione un investimento complessivo, tra lavori e gestione quinquennale, di oltre 130 milioni di euro, in parte coperti con fondi europei programmazione POR.

Tra pochissimi giorni sarà possibile assistere all’avvio parziale della Linea fanghi. Un primo passaggio che consentirà di far fronte alla crisi di smaltimento dei fanghi che sta interessando la Campania. E che riduce sensibilmente gli attuali volumi di supero prodotti durante il ciclo di depurazione. Il recupero strutturale dei dismessi digestori e il rifacimento di tutte le connesse opere elettromeccaniche consentiranno anche di ottenere importanti benefici economici, grazie a una sensibile riduzione dei costi.

Tutte le novità

Tra i punti più delicati cui dedicare attenzione c’è quello in merito alla qualità finale delle acque trattate che sversano a mare, con i valori dei parametri in uscita ampiamente al di sotto dei limiti di legge mediante la realizzazione del comparto di finissaggio (filtrazione e disinfezione con raggi UV). Realizzati anche il comparto di essiccazione dei fanghi ed il sistema di trattamento del biogas estratto con relativa cogenerazione, nonché il potenziamento delle unità di trattamento aria. Sono stati introdotti accorgimenti per ridurre al minimo gli impatti odorigeni. E’ stato previsto, infine, lo stoccaggio dei fanghi trattati in idonei silos prima del loro invio a smaltimento.

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