martedì, Aprile 16, 2024

Cronaca di Napoli, poliziotto aggredito sul Lungomare: scarcerati 4 aggressori

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli. Poliziotto aggredito sul Lungomare: scarcerate quattro delle otto persone protagoniste dell’ “assalto”.

di Luigi Maria Mormone – Il tribunale del Riesame ha stabilito la scarcerazione di quattro delle otto persone che furono bloccate lo scorso 13 novembre a seguito di ciò che si verificò il 26 giugno sul Lungomare di Napoli, quando un poliziotto in borghese e la sua famiglia (moglie e due figli piccoli) furono ferocemente attaccati. Come riportato da “Il Mattino”, ai domiciliari è finito Donato Belardo, 22 anni. Per lui la misura cautelare poggia ora solo sull’accusa di detenzione di arma e lesioni gravissime. Difeso dagli avvocati Domenico Dello Iacono e Montanino, per il reato di rapina resta invece indagato a piede libero. Poi c’è Monica Amato, 29enne figlia di Rosaria Pagano, quella “zia Rosaria” che nelle intercettazioni dell’antimafia è indicata al vertice degli ‘scissionisti’, il gruppo Amato-Pagano da anni influente nei territori di Napoli Nord. Per lei, il Tribunale della Libertà ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Scarcerati anche Maurizio Pomo, 43 anni, e la moglie Concetta Madonna, difesi dall’avvocato Mariarosaria Genovese.Cronaca di Napoli. Casalnuovo, la camorra ritorna a sparare. Due morti Le scarcerazioni di queste persone sono state tra l’altro accompagnate da “messaggi di solidarietà” sui social network. Quella sera d’estate, otto persone viaggiavano a passo lento verso Piazza Vittoria in moto, cui con un colpo di clacson il poliziotto (a bordo di un’auto con la sua famiglia) chiese di passare. Ma qualcuno di quegli otto ebbe da ridire, sistemando la moto di traverso sulla strada e stringendo ancora di più il passaggio. Un altro si avvicinò alla portiera dell’auto e da lì cominciò un vero e proprio pestaggio, durante il quale sparì dal braccio dell’agente un orologio, per giunta un caro ricordo del padre. Le minacce furono molteplici anche per la moglie ed i piccoli e alla fine furono anche esplosi in aria alcuni colpi a scopo intimidatorio. La difesa ha puntato il dito contro le varie testimonianze raccolte dagli investigatori, puntando a trovare incertezze, dettagli non perfettamente coincidenti e provare così a minare le accuse. La Procura di Napoli e il gip invece hanno definito l’accaduto un’inconcepibile e incredibile violenza. Dopo le quattro scarcerazioni, l’inchiesta sul poliziotto aggredito comunque prosegue e si attendono sviluppi.

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