sabato, Aprile 20, 2024

Cronaca di Napoli. Ponticelli, denuncia prete per pedofilia: caso archiviato

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: Ponticelli, la denuncia per pedofilia ai danni di un prete si conclude con un’archiviazione (aperta una causa civile).

Durante la sua recente visita pastorale in Cile, Papa Francesco ha incontrato una delegazione di vittime di abusi sessuali da parte di preti, cui il Pontefice ha manifestato tra le lacrime il suo dolore, chiedendo ufficialmente scusa a nome della Chiesa e assicurando l’intervento del Vaticano per le terribili vicende di pedofilia. Tuttavia, la storia di presunti abusi consumati in una parrocchia napoletana del quartiere Ponticelli, venuta alla luce nel 2014, è stata archiviata in quanto “non si ravvisano elementi tali da giustificare l’apertura di un procedimento canonico” nei confronti di un sacerdote. Su di lui pesano le accuse di D.E., che avrebbe subito abusi sessuali dai 13 ai 16 anni. La Curia di Napoli, dopo avere svolto una prima indagine, ha fatto calare un velo sulla vicenda, dando poco credito al denunciante.Cronaca di Napoli. Ponticelli, denuncia prete per pedofilia: caso archiviato Per quanto riguarda il prete accusato, don Silverio M., egli fu trasferito dalla parrocchia di Ponticelli e dalla scuola in cui insegnava religione in una struttura religiosa top secret. La Curia partenopea ha sempre respinto le accuse, continuando a difendere il sacerdote ed evidenziando che la  vittima non si sia mai voluta sottoporre ad una visita psichiatrica con un esperto di ricostruzione della falsa memoria e di vittimologia, in grado di verificare le accuse e produrre una perizia condivisa: tale dato risulta tuttavia falso, visto che la seduta si tenne nell’aprile 2016 presso la clinica psichiatrica del Policlinico. I metodi utilizzati in tale seduta, come scritto dal dottor Alfonso Rossi (psichiatra che aveva in cura D.E.), sconvolsero il suo paziente, al punto che lo stesso Rossi gli impedì di prendere parte a un’ulteriore seduta. Il medico ha fatto presente a tutti gli interlocutori ecclesiastici che D. E. è “ossessionato dal bisogno di avere giustizia dalla Chiesa, nella quale continua a credere”. Nel frattempo, altri ex bambini hanno denunciato abusi e potrebbero presentarsi a ottobre alla seconda udienza nella causa civile di risarcimento avviata presso il tribunale di Napoli (la richiesta è di 1.200.000 euro).

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