giovedì, Aprile 25, 2024

Cronaca di Napoli. Carabiniere si spara in tribunale con un colpo di pistola

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Cronaca di Napoli. Un carabiniere si suicida negli uffici del Tribunale di Napoli al Centro Direzionale. La corsa in ospedale in inutile, era in condizioni gravissime.

Le ultimissime di cronaca di Napoli riportano una tragedia: un maresciallo dei carabinieri in servizio presso il reparto servizi magistratura del Tribunale di Napoli si è ucciso al 29esimo piano della Torre A del palazzo di giustizia. L’uomo, 45 anni, residente in provincia di Caserta, si è sparato un colpo di pistola alla testa con la pistola d’ordinanza ed è morto all’ospedale Cardarelli, dove era stato trasportato già in condizioni disperate in eliambulanza. Tanta paura e choc per i presenti.

Il carabiniere non ha lasciato biglietti per spiegare il suo gesto. Alla base del suicidio ci sarebbero motivi familiari: da alcuni mesi l’uomo, che aveva prestato servizio anche al nucleo informativo del comando provinciale, si era separato dalla moglie.

«Purtroppo la situazione è sempre la stessa: gli uomini non reggono più la pressione. Il militare che si è tolto la vita forse aveva i genitori anziani e si è trovato in una condizione di pressione psicologica, probabilmente ha compreso che il recipiente era oramai colmo ed ha pensato in cuor suo che l’omicidio fosse l’unico modo per preservare la sua la famiglia».

È l’analisi che fa la psicologa Maria Grazia Santucci, psicoterapeuta della famiglia, criminologo ed esperta in psicologia dell’emergenza. «Lui forse non vedeva via d’uscita, in una situazione forse con gravi problemi economici, e sempre assurdo dirlo, ma l’unica via era quella di ammazzare tutti». Non si può affermare con certezza che era sotto depressione in quanto non ve n’è certezza ma «probabilmente era sotto stress, un momento nel quale vedi il bicchiere mezzo vuoto e non mezzo pieno».

Le forze dell’ordine vivono situazioni sempre al limite e il problema diventa quando hai un’arma a portata di mano.

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