venerdì, Aprile 19, 2024

Crollo palazzina a Torre Annunziata, 16 avvisi di garanzia

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: avviso di chiusura indagine per 16 persone nell’ambito dell’inchiesta sul crollo della palazzina di Torre Annunziata (in cui morirono 8 persone).

La procura di Torre Annunziata ha emesso 16 avvisi di conclusione delle indagini nell’ambito dell’inchiesta sul crollo di una palazzina, che lo scorso 7 luglio costò la vita a otto persone. Per gli inquirenti, a causare il crollo della palazzina di Torre Annunziata sono stati i lavori di manutenzione straordinaria non autorizzati, eseguiti al secondo piano del palazzo. Responsabilità nella tragedia sono individuate a carico, tra gli altri, degli architetti Massimiliano Bonzani, Aniello Manzo e Giacomo Cuccurullo (deceduto nel crollo). Il cedimento fu preceduto dalla comparsa di lesioni: gli interventi messi in opera dai tre tecnici sarebbero stati insufficienti in quanto frutto di una sottovalutazione del pericolo.

Lo sgombero della palazzina di Torre Annunziata avrebbe salvato le vittime

Secondo la Procura, avrebbero dovuto segnalare la situazione di pericolo ai vigili del fuoco: lo sgombero della palazzina avrebbe salvato la vita alle otto vittime.Crollo palazzina a Torre Annunziata, 16 avvisi di garanzia La responsabilità nel crollo, oltre che ai tre architetti, è addebitabile anche all’amministratore della palazzina, Roberto Cuomo, che era a conoscenza di quanto stava accadendo. Non si mosse neppure quando alcuni condomini gli segnalarono l’uso di un martello pneumatico. Anche lui, per gli inquirenti, si sarebbe dovuto attivare per far scattare l’allarme. “I lavori non furono sospesi, fermati o impediti, né dall’amministrazione del palazzo (Roberto Cuomo), né dagli architetti (Bonzani, Manzo e il deceduto Giacomo Cuccurullo)“, sottolinea il procuratore Alessandro Pennasilico, “nonostante il fenomeno di crollo fosse stato preceduto dalla comparsa di lesioni“. Le perizie eseguite dal consulente Alberto Coppola hanno anche evidenziato lavori illegittimi al primo piano ma che non hanno avuto nessuna rilevanza sul crollo. La licenza edilizia era stata rilasciata nel 1957 per una villetta bifamiliare. Tuttavia, come tristemente noto, in via Rampa Nunziante c’era una palazzina con diversi appartamenti.

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