Secondo quanto emerso, gli indagati avrebbero reiteratamente attestato falsamente il loro orario di servizio mediante raggiri, in particolare con l’indebito utilizzo del badge, inducendo così in errore il Comune nel calcolo dell’attività lavorativa effettivamente espletata e venendo così retribuiti per attività di lavoro di fatto non prestata.

Ciascuno dei dipendenti comunali coinvolti, spiegano dalla Procura di Nola, “attestava falsamente di aver svolto attività lavorativa risultando invece non presente nel Comune nelle date e orari indicati“.