venerdì, Aprile 19, 2024

Banda della Magliana, catturato in Spagna Fausto Pellegrinetti

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Banda della Magliana: Fausto Pellegrinetti è stato catturato in Spagna dopo una latitanza durata più di 15 anni.

di Luigi Maria Mormone – Il superlatitante della nuova banda della Magliana, Fausto Pellegrinetti, è stato individuato e catturato in Spagna ieri pomeriggio. La cattura è arrivata a seguito di un’indagine durata circa due anni, condotta da dalla Squadra Mobile di Roma, dal Servizio centrale operativo, in collaborazione con la polizia nazionale spagnola, la Direzione Centrale Polizia Criminale -SCIP- e la Direzione Centrale Servizi Antidroga (il tutto sotto la coordinazione dalla Direzione Distrettuale Antimafia). Il 76enne boss Pellegrinetti (noto anche con vari alias, come Franco, Enrico Longo, Franco Pennello, Giulio Dedonese) era ricercato da più di 15 anni ed era destinatario di un ordine di esecuzione perché condannato in via definitiva a 13 anni di reclusione: tale condanna lo ha riconosciuto colpevole dei reati di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico e al riciclaggio.Banda della Magliana, catturato in Spagna Fausto Pellegrinetti A quanto reso noto, è accusato di aver acquistato insieme ad altri, negli anni ’90, 550 chili di cocaina e riciclato circa 6 miliardi di vecchie lire, provento del narcotraffico. Fausto Pellegrinetti è stato arrestato in un attico al centro di Alicante, in cui la polizia italiana e spagnola hanno fatto irruzione proprio alla vigilia del suo compleanno. A quanto riferito, il boss non era armato né ha opposto resistenza, e avrebbe detto ai poliziotti: “È da un po’ che manco da via Genova” (la strada in cui si trova la sede della questura di Roma). Aveva dei documenti falsi, da cui risultava chiamarsi Roberto Bergamelli, nato a Frascati nel 1944. Per gli investigatori, durante la latitanza avrebbe utilizzato telefoni con varie schede intestate a cittadini marocchini. A quanto ricostruito, erano diversi anni che Pellegrinetti viveva nella città spagnola. Per individuarlo sono state effettuate intercettazioni ambientali e telefoniche, oltre a pedinamenti.

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