venerdì, Aprile 26, 2024

Traffico di abbigliamento contraffatto, smantellata organizzazione a Napoli

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

L’abbigliamento contraffatto, identico all’originale, veniva commercializzato in negozi e outlet multi brand o venduto on-line, truffando consumatori sia in Italia che all’estero.

La Guardia di finanza di Napoli ha smantellato un’associazione per delinquere dedita al traffico di abbigliamento contraffatto e prodotto in Turchia e in Cina. Le fiamme gialle hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di 10 persone, 9 italiani e uno straniero. Di cui 4 agli arresti domiciliari, 2 divieti di dimora nella Regione Campania e 4 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

I destinatari del provvedimento sono ritenuti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti. Nonché di frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione.

L’associazione per delinquere.

Dalle indagini sono emersi gravi indizi nei confronti di una vera e propria articolata organizzazione criminale. La quale era in grado di contare su canali di approvvigionamento anche stranieri (Turchia e Cina). E su una fitta rete distributiva sia fisica che on-line, dislocata in maniera capillare in diverse province italiane: Napoli, Bologna, Caserta, Salerno e Roma.

I prodotti, identici agli originali, venivano commercializzati in negozi e outlet multi brand (unendoli ad articoli genuini), o venduti on-line, truffando, così, consumatori sia in Italia che all’estero. Per l’approvvigionamento della merce dall’estero l’associazione disponeva di un diretto referente stabilmente domiciliato a Istanbul. Da dove curava i rapporti con i fornitori di quel Paese, oramai divenuto punto di riferimento internazionale per il rifornimento di capi contraffatti.

La vendita on-line.

Per il commercio via internet, l’associazione poteva contare su una sede operativa a Nocera Inferiore (Salerno) dove disponeva di uffici attrezzati con strumenti informatici, un vero e proprio call center per i contatti telefonici con i clienti e un annesso deposito e show-room, da dove veniva gestito il traffico di abbigliamento e accessori contraffatti, venduti in Italia e all’estero attraverso un apposito sito internet, sfruttando piattaforme di vendita di prodotti on-line. Sono state monitorate vendite a clienti ubicati oltre che in Italia, anche in Germania, Slovenia, Francia, Grecia e Danimarca.

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