venerdì, Aprile 19, 2024

Cronaca di Caserta. Duplice omicidio familiare. Arrestato il figlio

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Cronaca Caserta. Due le vittime: Francesco Afratellanza, 82 anni e la moglie Antonietta Della Gatta, 79 anni, originaria di Gricignano di Aversa, che sono state sgozzate.

E’ stato arrestato Graziano Affratellanza, il principale indiziato del duplice omicidio che ha sconvolto Parete questa mattina. Due coniugi anziani, Francesco Afratellanza, 82 anni, agricoltore in pensione, e Antonietta Della Gatta, di 80, originaria di Gricignano, sono stati ritrovati sgozzati in camera da letto, nella loro abitazione in via Scipione L’Africano. Principale indiziato il figlio Graziano, 37 anni, risultato irreperibile per tutta la giornata e poi fermato in serata dai carabinieri e condotto in caserma. Sarà ascoltato dal magistrato. L’uomo si era allontanato a bordo di una Volkswagen Passat, ritrovata abbandonata in una campagna di Villa Literno, al confine con Cancello ed Arnone, dove la famiglia coltivava dei terreni agricoli.

Cronaca di Caserta. Duplice omicidio familiare. Arrestato il figlioIl delitto si sarebbe consumato nella notte e stato scoperto in mattinata, intorno alle 9, dalla nuora dei due anziani che presentavano sul corpo vistose ferite d’arma da taglio alla gola. Francesco Afratellanza era un agricoltore in pensione. Dal suo matrimonio erano nati tre figli. Sul caso indagano i carabinieri, coordinati dal pm della Procura di Napoli Nord. Ancora sconosciuto il motivo della strage familiare che potrebbe essere legato a problemi di depressione del 37enne, che lavorava in campagna, il quale, da quanto si apprende, in passato avrebbe tentato più volte il suicidio. Poche settimane fa era stato sottoposto a un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) ed era in cura all’Asl. Fu la madre Antonietta, a cui Graziano ruppe un braccio durante un ennesimo episodio di violenza, a salvarlo nel corso di un tentativo di suicidio tre anni fa, quando l’uomo aveva deciso di togliersi la vita impiccandosi. Familiari e conoscenti parlano, infatti, di tragedia annunciata, in quanto nessun provvedimento era stato preso in passato nonostante i ripetuti atti di follia. “Li conoscevo personalmente. Erano brave persone, molto umili, che facevano gli agricoltori; conosco anche il figlio, so che andava in campagna a lavorare, ed è in cura presso l’Asl per problemi psichici”, commenta il sindaco di Parete, Gino Pellegrino, particolarmente amareggiato per il dramma che ha colpito la cittadina dell’agro aversano situata al confine tra la provincia di Caserta e l’area a nord di Napoli.

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