venerdì, Marzo 29, 2024

Sgominato traffico di droga da Caivano a Caserta: 12 arresti

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

L’operazione dei carabinieri nelle province di Caserta, Napoli, Latina e Frosinone ha portato alla luce l’attività criminale gestita da un gruppo di giovani legati tra loro da parentela o amicizia.

Dodici persone sono finite agli arresti domiciliari per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. L’ordinanza cautelare, emessa dal gip del tribunale partenopeo, è stata eseguita dai carabinieri nelle province di Caserta, Napoli, Latina e Frosinone.

L’attività investigativa, avviata nel novembre 2016, ha permesso di accertare l’operatività di un ramificato gruppo dedito allo spaccio di droga nonché di individuare il canale di approvvigionamento di cocaina, crack e hashish proveniente principalmente da Caivano (Napoli). Nel provvedimento giudiziario viene riconosciuta l’operatività di una piazza di spaccio nella frazione di San Clemente.

Le indagini hanno ricostruito l’organigramma criminale del gruppo, che si reggeva su una struttura fondata sull’affiliazione fra i vari componenti, tutti giovani casertani e caivanesi, legati tra loro da rapporti di parentela e di amicizia, quattro dei quali già destinatari di precedenti provvedimenti restrittivi. In particolare è stata evidenziata la scaltrezza e la pericolosità sociale degli indagati, in gran parte incensurati all’epoca dei fatti, pienamente determinati a perseguire con pervicacia l’attività illecita attraverso l’adozione di tutte le cautele finalizzate a consentire al gruppo di continuare ad operare adattandosi alle circostanze.

La droga, acquistata soprattutto a Caivano, veniva trasportata in grossi quantitativi nel Casertano a bordo di autovetture a noleggio sempre differenti. Qui la cocaina veniva lavorata in via Cittadella in un appartamento preso in affitto all’interno del quale era stata realizzata una vera e propria “raffineria artigianale”.

Nell’abitazione è stato rinvenuto materiale tecnico altamente professionale per la pesatura, il confezionamento e la trasformazione chimica in crack, nonché un congegno telecomandato realizzato in un cassetto, nascosto in una parete e utilizzato per nascondere la droga destinata a essere venduta al dettaglio sulla piazza di via Caprio Maddaloni, che attirava acquirenti da tutto l’hinterland.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati riscontrati più di cento episodi di cessione di stupefacenti e arrestate due persone, entrambe indagate. Sequestrati anche 500 grammi di cocaina e crack, 1.500 euro in banconote e materiale utilizzato per la lavorazione della droga. Nel corso delle operazioni di perquisizione sono stati rinvenuti un revolver calibro 7.65 privo di segni distintivi e cartucce illegalmente detenute nonché modiche quantità di marijuana e hashish.

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