giovedì, Marzo 28, 2024

“Tokyo mancata, Atene ritrovata”. Le riflessioni di Paolo Trapanese

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“Tokyo mancata, Atene ritrovata”. Quella del 2020 sarà l’Olimpiade della Solidarietà”. Le riflessioni di Paolo Trapanese, presidente del Comitato Regionale Campano della Federazione Italiana Nuoto.

Il fatto naturale “straordinario”, lo “tsunami” degli effetti che ha prodotto e sta producendo il Coronavirus, il combinato dei riflessi economici, etico-morali, politici e sociali, individuali e collettivi, determinano una vera e propria rivoluzione del nostro precedente modo di intendere la vita ed il lavoro, il diritto, e tutte le attività professionali.

La Natura si è riappropriata in pochi attimi, della sua posizione di protagonista, di tutti i propri spazi; l’uomo non ne sarebbe mai stato capace, e tutti i G5, G6, G7, G8, ovunque tenutisi a tutela dell’ambiente, del clima del pianeta, dell’inquinamento, dello sviluppo, lo hanno dimostrato, sono serviti a poco. E, invece, in pochi istanti “la Natura”…. ha fermato il mondo! Ha fermato le industrie, i trasporti, i traffici e gli effetti della globalizzazione, ricordando la sua grandezza e la miseria, piccolezza e vulnerabilità, della natura umana. Pochi giorni di stop mondiale e aria, cielo, acqua, mare, flora e fauna, ritornano a respirare a vivere senza l’oppressione e l’alterazione che l’uomo produce ogni giorno su di essi. La Natura ha rimesso al primo posto della Nostra Società la competenza, il valore, l’umanità: i Medici, gli Specialisti, gli Infermieri specializzati; uomini competenti e risolutori, motivati sopra ogni cosa dall’amore verso il prossimo, dal desiderio di essere utili a salvare la vita degli altri, non la propria. Forze dell’ordine, militari, volontari per sempre, per ogni calamità, per ogni difficoltà. Uomini, con la “U” maiuscola!

L’onda che ci travolge non ha il tempo di immaginare “favori” a nessuno, nessun intervento specifico, ma una rivoluzione che cambierà completamente i valori in campo: una opportunità per riazzerare tutto, ripartire da capo, ricostruire da zero.

Sarà una rivoluzione culturale. Sì anche giuridica, ma soprattutto etico – morale, sociale che toccherà e cambierà tutti noi. Non si tornerà più indietro, nulla sarà come prima. Ma ci chiediamo: miglioreremo? ci aspetta un futuro migliore? O sprofonderemo oltre.

Un’emergenza straordinaria, dagli effetti senza precedenti. Abbiamo avuto modo di pensare, di stilare una nuova classifica 2020: quella dei veri valori, essenziali della nostra vita!

Cattive abitudini, falsi miti e false convinzioni, maldestre astuzie, che hanno determinato povertà, tanta povertà d’animo soprattutto, e tanta infelicità, con il deterioramento irreversibile delle funzioni essenziali delle nostre vite. Una insensata, folle irrefrenabile corsa verso il nulla. Una umanità in corsa, verso traguardi di infelicità quotidiani vuoti ed illusori.

E la solidarietà? Tutti ad aiutare tutti, tutti col desiderio di abbracciarsi e di sostenersi in ogni difficoltà, una gara senza tregua: l’Olimpiade della solidarietà 2020, passerà alla Storia come la Tokyo mancata, ma la Atene ritrovata; competizione tra i popoli per la pace e per la solidarietà.

Assistiamo stupefatti al desiderio univoco di fare presto, di risolvere i problemi e di ripartire più forti di prima; alla soluzione immediata di problematiche, che non si sono potute o volute risolvere negli ultimi decenni, con la semplice volontà di collaborare tutti per risolvere i problemi in un attimo.

Una corsa alla bellezza, alla solidarietà, al bene comune, alla salvaguardia dell’uomo, nella consapevolezza che tutto il resto, come ci ha ricordato ed insegnato il Covid-19, non serve a niente, e non dobbiamo più dimenticarlo.

È un compito che spetta ad ognuno di noi: uno sforzo possibile, ma unanime e quotidiano, con lo stesso obiettivo, la serenità dei valori essenziali per tutti. Come nella estrema difficoltà di questi giorni qualcuno ha scritto su un paniere: “chi può metta e chi ha bisogno prenda”.

Sarebbe bello poter dire tra qualche anno che la morte portata dal Coronavirus ha avuto un senso Pasquale, come ha detto Papa Bergoglio, di resurrezione di un’Italia che riparte verso orizzonti diversi, di grande ricchezza economica e allo stesso tempo di grande umanità felice.

Il Paese è già cambiato! È cambiato tutto! Sarebbe un grande errore pensare o desiderare che torni come prima.

Tra poco si riparte: è una occasione per crescere, per diventare migliori?

Io me lo auguro.

Paolo Trapanese 

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