venerdì, Aprile 19, 2024

The Spark Creative Hub, riapre l’innovativo spazio polifunzionale di Napoli

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The Spark Creative Hub riapre martedì 30 settembre. A piazza Bovio ritornano gli eventi di design, digitale, editoria, musica e formazione.

 “The Spark Creative Hub” riaccende le luci. Il centro polifunzionale dedicato al mondo del design; della fabbricazione digitale; della musica, con una straordinaria disponibilità di vinili; e dell’editoria, con più di 15.000 titoli, riapre i suoi spazi di Piazza Bovio 33 a Napoli, mercoledì 30 settembre, progettando un lungo pomeriggio di appuntamenti (dalle 15 alle 21) per presentare tutte le sue anime.The Spark Creative Hub, riapre l’innovativo spazio polifunzionale di Napoli

 Inaugurato lo scorso febbraio, The Spark è stato costretto alla chiusura pochi giorni dopo per il lockdown. L’imponente struttura, che si estende per oltre 500 mq, torna adesso con una rinnovata energia per scrivere una nuova pagina della cultura e dell’innovazione in città.

“The Spark riapre con un’energia rinnovata – racconta Michela Musto, architetto e designer, fondatrice del progetto –. Garantiremo il rispetto di tutte le norme di sicurezza e presenteremo, nella conferenza stampa, in programma alle 11 di mercoledì 30 settembre, la nostra nuova squadra, un team giovane di profili altamente qualificati per ogni settore; e i numerosi corsi a numero chiuso della stagione 2020/2021, insieme a tante altre novità, con cui abbiamo voluto cominciare questo nuovo corso post lockdown. La voglia di rimettersi in gioco è tanta.

Il nostro obiettivo è, ora più che mai, quello di marciare in prima linea e proporre una riattivazione creativo/culturale dei professionisti (o futuri tali) che si muovono in città. The Spark Creative Hub è uno spazio libero in cui far fluire idee e innovazioni, tutto quello che bisogna fare è ‘accendere la scintilla’, come si dice in inglese ‘to light the spark’”.

Dopo quattro anni trascorsi a Londra, con una docenza presso il dipartimento di architettura della University of Art of London, dove ha collaborato anche con il laboratorio di fabbricazione digitale, portando avanti progetti che spaziano dal design alla grafica, dall’ingegneria alla moda, Michela è tornata nella sua città, Napoli, con tante idee, che oggi confluiscono in The Spark Creative Hub.

Alcune saranno “vissute” nel corso della giornata di re-start, con un calendario cadenzato in timing da mezz’ora a incontro, a partire dalle 15. Dopo l’“Introduzione all’artigianato digitale”, con Micol Ferraro sarà esplorato “The Spark Materia Mediterranea”, con Diana Gianguitto, spazio a “Arte contemporanea e avvicinamento alle tecnologie”, con Roberta Fuorvia e Ludovica Bastianini si scoprirà “La fotografia come arte contemporanea”.

Tutti gli incontri sono gratuiti e, nel rispetto delle norme Covid, è obbligatoria la prenotazione www.thesparkhub.it. Dalle 19 alle 19.30 sarà lo spazio esterno di The Spark a respirare l’arte, con una performance live che vedrà protagoniste le sirene di Trallalà. Sarà poi presentata al pubblico ancora un’altra anima di questo luogo straordinario, con un set di vinili a cura di FatCity.

Della sua esperienza londinese, Michela Musto, sperimentatrice per vocazione, porta in città un nuovo modo di fare impresa, lavorando alla creazione di una vera e propria rete imprenditoriale-creativa che possa generare un circuito efficiente e immediato per passare dalle idee alla realizzazione.

Al centro di questa ci sono l’artigianato digitale e la partnership tra The Spark e Materia Mediterranea, con un continuo e fruttuoso incrocio e un interscambio di luoghi, uomini e macchine digitali. “The Spark Creative Hab sta lavorando a una nuova governance del territorio, dando vita a un “artigianato diffuso”, partendo proprio da ciò che, accanto alle università, alla Camera di Commercio, alle piazze e ai monumenti, caratterizza il centro storico: l’artigianato – racconta Michela –. Creare un laboratorio artigianale digitale, legato a The Spark, tra le botteghe di via Rua Catalana, con opere, statue, quadri, che entreranno e usciranno da questi due luoghi, è sviluppo vero, è crescita, è innovazione nel rispetto e nella valorizzazione della tradizione e della storia di una delle città più belle del mondo”.

 

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