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Terremoto a Catania: 4.8 la più forte, crolli e feriti

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Terremoto a Catania, il sindaco Antonio Bonanno: “Non facciamoci prendere dal panico: a chi si trova fuori di casa, diciamo di evitare di restare in prossimità di balconi e, dunque, di abitazioni”.

Stanotte la Sicilia è stata svegliata da una forte terremoto a Catania di magnitudo 4.8 confermata dall’Ingv e avvertita tra Messina e Ragusa. I residenti si sono riversati in strada.

La protezione civile conferma che ci sono stati crolli e 40 feriti trasportati in ospedale. I danni maggiori nella chiesa di Santa Maria di Licodia e a Palazzo Ardizzone, ex sede del municipio, e antiche case rurali. Adrano e Biancavilla i paesi maggiormente colpiti, dove si registrano dei cedimenti di cornicioni.

Alle ore 2.34 del 6 ottobre 2018 un terremoto di magnitudo Ml 4.8 è stato registrato nella provincia di Catania. L’epicentro è localizzato nel comune di Santa Maria di Licodia ad una profondità di 9 chilometri e ha interessato tutta la Sicilia Orientale.

I comuni più vicini all’epicentro del terremoto a Catania (entro 20 km) sono riportati nella tabella che segue.

20181006-Comuni

Dopo circa 2 ore dall’evento è stata localizzata una sola replica, alle ore 2:59, di magnitudo 2.5. L’evoluzione della sismicità dell’area può essere seguita nella pagina del CNT.

Comunicazione del sindaco Antonio Bonanno

«La scossa di terremoto avvertita attorno alle 2.30 ha toccato tutti noi. Non facciamoci prendere dal panico: a chi si trova fuori di casa, diciamo di evitare di restare in prossimità di balconi e, dunque, di abitazioni. Evitate soprattutto di girare per strada con le automobili». Lo scrive su Facebook Antonio Bonanno, sindaco di Biancavilla, uno dei comuni in provincia di Catania più colpiti dal terremoto di questa notte.

«Assieme a carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia, Protezione civile, Polizia municipale e volontari, siamo per le strade di Biancavilla a monitorare la situazione», scrive il sindaco che, in un posto successivo, indica il numero da chiamare per eventuali segnalazioni di danni: «095.7711322: è il numero da chiamare per segnalare eventuali danni a strutture ed edifici. In questi frangenti mi trovo assieme ai vertici della Protezione civile regionale per effettuare un sopralluogo dettagliato a edifici pubblici, scuole e chiese della nostra città».

L’evento ha avuto una vasta area di risentimento, come visibile nella mappa delle segnalazioni arrivate attraverso il questionario macrosismico online di Hai Sentito Il Terremoto.

Il terremoto è avvenuto in una zona ad alta pericolosità sismica, interessata sia dalla sismicità legata all’attività del vulcano Etna sia da eventi di origine tettonica che possono raggiungere magnitudo elevata, come nel caso del 1818 quando si ebbe un evento di magnitudo pari a 6.3.

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